Un conto è la convenienza, ed un altro è la combine. Buttare tutto nel calderone è inammissibile e rischia di scoppiare facendo numerose vittime. Molti si staranno chiedendo a cosa, o chi, mi stia riferendo. Premesso che viviamo nel paese dei falsi moralisti e delle finte suore – ebbene sì, anche io generalizzerò – nel pantano turbinoso sollevato dallo scandalo calcioscommesse, spunta anche chi, spara sulla croce rossa. Chiunque può divenire vittima per colpa d’altri, o essere tirato in ballo da chi deve proteggersi le spalle. Appurato che l’ex terzo portiere del Napoli, Matteo Gianello, sia invischiato in questa brutta storia, suona strano che sotto la lente d’ingrandimento sia finita la partita Napoli – Inter dello scorso campionato, che col pareggio avrebbe consegnato la matematica qualificazione Champions ad entrambe le squadre. Dove sta il problema? Di cosa si accusa? Cosa trova di tanto orripilante il “Fatto Quotidiano” nelle dichiarazioni di Mazzarri che vedono “nello sport una legge non scritta secondo la quale se ad entrambe le squadre serve un punto, per giunta a fine campionato, difficilmente il risultato sarebbe stato diverso dal pareggio” ? Dove sta il maltolto? Quale persona sana di mente avrebbe per così dire, “fatto una guerra”, per portare a casa l’intera posta? Il Napoli reduce da un campionato esaltante, o l’Inter reduce da una lunghissima rincorsa ai danni del Milan condita dalla vittoria nel Mondiale per Club? Prima di sentenziare e tacciare Mazzarri come “pasticciere”, sarebbe opportuno elencare alcuni episodi che nella recente storia calcistica, hanno presentato simili scenari senza tuttavia essere approfonditi.
Champions League 2011-2012 – Il Lione per passare il turno deve segnare minimo 7 reti contro la Dinamo Zagabria e sperare nella contemporanea vittoria del Real Madrid sull’Ajax; risultati finali? Dinamo Zagabria – Lione termina 1-7, e Ajax- Real Madrid per 0-3. E Platini cosa dice? Nulla da sottolineare.
Liga 2011 – 2012 – Ultima giornata si gioca Rayo Vallecano – Granada e contemporaneamente Villarreal – Atletico Madrid. Rayo e Villareal giocano per salvarsi e cosa accade? Al gol di Falcao che condanna i “sottomarini gialli” alla B, accade che Michiu del Rayo chiede agli avversari di segnare per poter tranquillamente salvarsi, e dopo poco, i giochi sono fatti: lo stesso infila il Granada ed entrambe festeggiano la salvezza.
Ancora non basta? Proviamo a riscoprire una chicca datata 2004. Siamo agli Europei portoghesi vinti dalla cenerentola Grecia (?). Girone C: ultima giornata di eliminazione diretta. L’Italia batte soffrendo la già eliminata Bulgaria per 2-1 e Danimarca e Svezia, storiche nemiche del XVII secolo, nel XX si alleano e il frutto di questa alleanza è un bel 2-2 che le qualifica entrambe; la curiosità è che il biscotto sia stato sfornato al 90’ da Jonson. Peccato che sia passato inosservato e che abbia colpito l’opinione pubblica meno dello sputo rifilato a Poulsen da Totti.
Corsi e ricorsi storici, la storia come sempre, si ripete. Cambiano gli interpreti, le vicende ed i finali. Sono gli Uomini protagonisti, quelli con la U maiuscola. I chiacchieroni e gli scommettitori andrebbero isolati e radiati. Far fronte comune sempre, è questo l’intento finale; evitare che qualche briciola amara possa colpire chi lavora onestamente e per evitare che qualche goccia d’inchiostro possa macchiare la recente storia calcistica nostrana.
A cura di Francesco Gambardella
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