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L’allenatore deve stare in panchina, non può essere spostato in tribuna. Nel corso di una intervista rilasciata a ESPN, Massimiliano Allegri ha elogiato l’estro del giocatore e ha pesantemente criticato l’eccessiva tecnologia che si sta diffondendo a macchia d’olio attorno al calcio: “Mi piace vedere quando un grande calciatore fa qualcosa di incredibile. In panchina sono uno spettatore che guarda uno spettacolo messo in scena da qualcun altro e quel qualcun altro è proprio un calciatore”.
Guai però a spostare un allenatore dalla panchina: “Un tecnico deve respirare il gioco, deve capire quando è il momento di fare un cambio e di che tipo di giocatore ha bisogno la squadra. Come puoi vederlo dagli spalti? Ho dovuto farlo alcune volte e ti senti distaccato. Non senti i suoni del campo, non guardi i giocatori in faccia, non capisci se devi sostituirli o incoraggiarli”.
Sulla possibilità che la Lega Serie A doti ogni allenatore di un tablet in panchina con l’APP Virtual Coach per leggere le statistiche e i dati in tempo reale, questo il pensiero di Allegri: “Ora abbiamo davvero finito – ha detto -. Se meccanizzi tutto, non hai più giocatori pensanti. Se i giocatori sono abituati ad attraversare facilmente una porta e una volta quella porta è chiusa, quando si troveranno in difficoltà finiranno per sbattere la testa contro di essa. Se i giocatori sono abituati a pensare da soli, cercheranno di trovare un’altra via d’uscita”.
Infine, una battuta sulla sua idea di calcio basata soprattutto sui duelli individuali: “Quando ero un giocatore 30 anni fa avevo Bruno Giorgi, uno di quei vecchi allenatori che ora tutti denigrano. Era il mio allenatore al Cagliari e sulla lavagna metteva i giocatori in coppia e poi li circondava. Alla fine della conversazione di squadra, diceva: “Chi vince più duelli vince la partita”. Nel calcio hai un avversario davanti a te e devi batterlo. Quando la palla viene rinviata, se vinci il colpo di testa hai la palla 70 metri dalla porta, mentre se lo perdi a 20 metri. Se vinci 18 duelli su 20, è più difficile per il tuo avversario avere la possibilità di segnare contro di te”.
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