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Il calcio mette le ali…

I grandi club respirano grazie al denaro delle compagnie aeree

Il calcio vola. Oggi, almeno dieci squadre europee hanno una compagnia aerea come sponsor. E perfino la Fifa ha ceduto al fascino dell’alta quota. Le aerolinee costituiscono la novità del decennio sotto il profilo degli introiti legati al pallone. Uno scenario che ha comportato diversi cambiamenti oltre all’emarginazione degli altri investitori. L’Italia è a bordo, rappresentata dal Milan.
I Paesi arabi hanno rivoluzionato il calcio negli ultimi anni a suon di quattrini. E anche l’atterraggio delle compagnie aeree nell’aeroporto del pallone ha avuto i mediorientali come protagonisti. La Emirates di Dubai e la Etihad Airways di Abu Dhabi hanno colonizzato la nobiltà calcistica europea in un derby degli Emirati Arabi paragonabile al migliore dei Roma-Lazio. La Emirates ha deciso di conquistare letteralmente il mondo, pur essendo già una delle maggiori compagnie del pianeta. È il Real Madrid dell’aria: non per caso, le due società si abbracceranno nel 2013. I vertici della Emirates non si preoccupano delle spese, e hanno subito abbinato gli aerei al pallone, comprendendo la bontà dell’accostamento. Un lavoro di immagine svolto al massimo livello. Il logo della compagnia degli Emirati compare ora sulle maglie del Milan, dell’Arsenal, dell’Amburgo e del Paris Saint-Germain di Ancelotti. E pure i greci dell’Olympiacos partecipano al banchetto. Un oceano di soldi versato nelle casse dei club. La Emirates ha finanziato la costruzione del nuovo stadio dei Gunners per 120 milioni di euro, e ha ottenuto l’opportunità di battezzare l’impianto con il nome di «Emirates stadium»; l’impegno scadrà nel 2021. I rossoneri riceveranno invece 12 milioni per cinque stagioni. I dirigenti della compagnia hanno stretto un accordo da 100 milioni anche con il Real Madrid per sponsorizzarne le magliette, e hanno inoltre tentato di intitolare il Santiago Bernabeu all’aerolinea: il Madrid ha rifiutato ogni proposta, però.
La Emirates si è dedicata alla Fifa nel 2007, e ha firmato un contratto di sette anni da 195 milioni di dollari, diventando così uno degli sponsor dei tornei internazionali. Un affare che include dunque i Mondiali e la Coppa del mondo per i club. I Mondiali del Qatar del 2022 dovrebbero comunque avere la Qatar Airways come patrocinatrice. La Emirates ha scelto di ingolosire i tifosi e i viaggiatori focalizzando la propria immagine sull’airbus A380, l’aereo per i passeggeri più grande mai costruito. I novanta esemplari acquistati – un primato – hanno attirato l’attenzione sull’unicità del velivolo e sulla Emirates più che sulle destinazioni offerte, producendo un indotto capace di premiare le società calcistiche. La stracittadina dei cieli ha l’altro attore nella Etihad Airways, fondata dal fratello del presidente del Manchester City. La Etihad ha voluto il simbolo sulle divise dei Citizens di Mancini, ma non soltanto. Il nome dello stadio City of Manchester è stato infatti scartato in favore di Etihad Stadium. Un capolavoro finanziario costato 490 milioni di euro.
Il Barcellona e il Manchester Utd sfrecciano tra le nuvole sulle poltrone degli aerei della Turkish Airlines, mentre il Chelsea di Di Matteo ha siglato un’intesa con l’americana Delta. Il malesiano Fernandes, il proprietario del Qpr e il direttore dell’Air Asia, ha infine unito le attività, decorando le casacche degli Hoops con il marchio della compagnia. Il calcio decolla verso il futuro.

Fonte: Il Messaggero

La Redazione

P.S.

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