Lunedì, 28 Marzo, presso il Salone Arcivescovile in Largo Donnaregina ,23, il Cardinale Sepe terrà una conferenza stampa con il Presidente del Calcio Napoli, Dott. Aurelio De Laurentiis. Per l’occasione, verranno presentati anche gli eventi giubilari di Aprile.Anche lo sport, dunque, e in particolare il calcio, come avevo auspicato nell’intervista a Sergio Curcio, pubblicata Domenica 20 marzo u.s. sul settimanale Casoria due (a pagina 25 ), fornirà il suo prezioso contributo alla realizzazione del progetto dell’Arcivescovo di una rinascita civile, sociale ed etica di Napoli e di tutto il territorio diocesano. Al riguardo, ecco quanto affermò Curcio , sollecitato da una mia domanda: “Per essere socialmente significativo, il calcio deve diventare principio generativo di relazioni, di stile di vita, dialogo, partecipazione. Quanto bene potrebbe, allora, offrire ai ragazzi dei quartieri degradati! Sarebbe auspicabile, perciò, che il mondo dello sport , e del calcio, in particolare, fosse sollecitato dal Cardinale a porre in essere un progetto a favore degli adolescenti, la fascia d’età più difficile, per indirizzare le loro prorompenti energie psicofisiche verso il Bene, senza essere accalappiati dalla criminalità organizzata”.Sicuramente, quindi, nelle intenzioni dell’Arcivescovo, anche il Club napoletano, che ha riacceso con le ultime vittorie le speranze dei tifosi in una non improbabile conquista dello scudetto, può offrire il proprio apporto nel sollevare la città di Napoli e tutta la Diocesi dal degrado che l’attanaglia, diffondendo, soprattutto nel mondo giovanile, i valori sani dello sport e del calcio: “allenare alla pazienza e alla perseveranza” in un mondo in cui si cerca sempre una scorciatoia invece di prendere la via più difficile; “allenare a saper vincere”, rispettando gli avversari, senza insuperbirsi; “allenare a saper perdere”, senza considerare la sconfitta un fallimento, perché la vera vittoria sta nella capacità di rialzarsi e di ricominciare con caparbietà ad impegnarsi; “allenare ad avere uno spirito di squadra”, rispettando il ruolo dei compagni e la capacità di sacrificare se stessi; “allenare ad essere campioni nella vita”: il vero campione è uno che lotta con determinazione con se stesso e poi con altri, allo scopo di dare il meglio di sé, sfruttando al massimo i personali talenti. Ogni persona può diventare vincente nella vita se riuscirà ad affrontare gli ostacoli senza arrendersi , con la consapevolezza delle proprie capacità, ma anche dei propri limiti.
La Redazione
C.T.
Fonte: Antonio Botta per casoriadue.it
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