Troppo poco questo Brasile per i 50.000 del Castelao. In realtà la vittoria, per i verdeoro di Felipao Scolari, sarebbe potuta arrivare, e come, se Ochoa non avesse compiuto uno degli interventi più belli di questo Mondiale su un colpo di testa a botta sicuro di Neymar. Il blaugrana, pur non giocando la miglior gara della sua carriera, si è rivelato tra i più pericolosi dei suoi. Non bastasse la prodezza sull’ex Santos, Ochoa si ripete con una parata ugualmente difficile e spettacolare su Thiago Silva.
Il Messico aspetta sornione e, come auspicabile, bada in primis a limitare le sortite offensive dei padroni di casa, sorretti comunque in attacco da un troppo apatico Fred (sostituito a circa 25′ dalla fine da Jo, non proprio un fulmine di guerra). All’ultimo, però, gli uomini di Herrera, provano addirittura il colpaccio con Jimenez, ma (a 90′ bello che inoltrato) Julio Cesar devia il fendente dalla media distanza del messicano in angolo con la punta delle dita. Resta in panca Henrique, duttile terzino (ma anche difensore centrale o mediano, come noto) di proprietà azzurra.
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