Il Borussia Dortmund gioca al Signa Idula Park, meglio noto come «Westfalenstadion». Un impianto di 80mila posti costruito nel 1974, ma che per le gare internazionali può ospitarne poco più di 65mila. La squadra di Klopp in Bundesliga è a punteggio pieno con 9 punti dopo tre giornate avendo battuto nell’ordine Augsburg, Eintracht Braunschweig e Werder Brema subendo una sola rete, e realizzandone 7.
Palmares. Il Borussia Dortmund in Germania ha vinto 8 campionati, 3 coppe nazionali, e 5 supercoppe nazionali, l’ultima delle quali contro il Bayern Monaco di Guardiola all’inizio di questa stagione. In ambito europeo nel 1997 ha vinto una storica Champions League, quindi la Coppa Intercontinentale. Nel lontano 1966 ha conquistato anche la Coppa delle Coppe, prima fra le squadre tedesche ad ottenere un trofeo continentale.
L’allenatore. Jurgen Klopp. Il tecnico tedesco, nato a Stoccarda nel 1967, contattato anche da De Laurentiis, guida il Borussia Dortmund dal 2008. In precedenza ha allenato dal 2001 al 2007 il Mainz. Con il Borussia ha vinto due Bundesliga consecutive nelle stagioni 2011 e 2012. Sempre nel 2012 ha vinto anche la Coppa di Germania. Lo scorso 27 luglio l’ultimo personale successo con la conquista della Supercoppa di Germania, bissando così la vittoria già ottenuta nel 2008.
Acquisti e cessioni. Ceduto il gioiello Gotze al Bayern Monaco per 37 milioni di euro, il successo del Borussia Dortmund è stato quello di riuscire a trattenere in squadra Reus e Lewandowsky nonostante le molteplici richieste. In entrata da sottolineare l’ottimo acquisto del centrocampista offensivo armeno Mkhitaryan dallo Shakhtar Donetsk per circa 28 milioni. In difesa è arrivato dal Werder Brema il greco Sokratis, mentre come valida alternativa in attacco è stato acquistato il nazionale del Gabon Aubameyang, proveniente dal Saint Etienne.
Il punto debole. La difesa. La linea centrale è composta da difensori possenti, abili nel gioco di testa, ma non velocissimi. Il portiere Weidenfeller non è una vera e propria saracinesca.
Il punto di forza. L’attacco. La punta centrale Lewandowsky è diventata una vera e propria bocca di fuoco, sempre ben supportato dagli inserimenti pericolosi e ficcanti del suo compagno di nazionale polacca Blaszczykowsky, del talentuoso Reus, e del nuovo arrivato Mkhitaryan.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
L.D.M.
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