Non ha dubbi Marco Di Vaio: per imporsi sul Villarreal nel match che vale gli ottavi di Champions stasera il Napoli deve attaccare. Deve puntare al ritmo alto e saper sfruttare eventuali occasioni che saranno concesse dagli avversari. Sapendo aspettare il momento giusto per poter colpire. Un match da giocare a viso aperto, in altre parole. Il superbomber adesso in forza al Bologna e dall’altrettanto illustre passato in altri prestigiosi club italiani se ne intende molto di calcio spagnolo. Lui che ha militato nel Valencia, vincendo anche una Supercoppa europea con quella formazione guidata da Claudio Ranieri, è un profondo conoscitore della Liga. E dunque offre la sua ricetta per la partita che per gli azzurri può valere una stagione.
Marco Di Vaio, lei ha grande esperienza nella Liga: quale strategia il Napoli deve usare per imporsi sul Villarreal stasera?
«Il Napoli deve mettere la partita sui ritmi alti e dovrà essere bravo a sfruttare le occasioni che il Villarreal gli concederà».
Ma, secondo lei, il Napoli deve aggredire di più con gli esterni i padroni di casa o deve invece cercare di rendersi pericoloso sfruttando le vie centrali?
«Il Napoli ha giocatori molto forti sia sugli esterni che in attacco».
E quindi, Di Vaio?
«Quindi deve fare il suo gioco e mettere costantemente sotto pressione il Villarreal che, a quanto mi risulta, nonha più niente da chiedere alla Champions se non la voglia di fare una bella figura in casa».
Insomma, il Napoli deve essere più determinato questa sera?
«Il Napoli ha più motivazioni, deve giocarsela sulla forza di volontà e non farsi intimorire mai».
E allora, vista la sua esperienza, Di Vaio che cosa consiglierebbe a Cavani e Lavezzi per scardinare la difesa del «sottomarino giallo»?
«Devono attaccare, ma anche saper aspettare il momento giusto per farlo. Prima o poi qualche occasione gliela lasceranno, quindi dovranno avere pazienza».
Lei è stato tra i primi calciatori italiani a giocare nella Liga spagnola militando nel Valencia e vincendo unaSupercoppa europea, che impressione ha ricavato del calcio e del campionato iberico?
«È un campionato bellissimo, ci sono squadre organizzate che giocano bene il pallone. Tutte cercano di fare la partita e i ritmi sono sempre alti».
Quindi si scende in campo sempre a viso aperto.
«E poi tutti cercano lo spettacolo, è decisamente un bel calcio da vedere».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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