Il cuore in gol: perché c’è gente che va e pure qualcuno che viene e in quel tourbillon travolgente ci sono decine e decine – dunque centinaia – milioni di euro che danzano tra Napoli e Parigi e Monaco di Baviera. Business is business e mentre gli affari si cominciano a fare (ormai) alla luce del sole, nelle valigie resistono frammenti di sentimenti che hanno un valore assai relativo: l’era-Cavani è virtualmente al tramonto e chi mai l’avrebbe detto, appena un anno fa? E quella di Mario Gomez sta per conoscere l’eclissi nel Bayern e – contestualmente – sorgerebbe al San Paolo: e chi si sarebbe spinto ad osare così tanto, dodici mesi or sono? Il calcio stritola le bandiere nel momento stesso in cui stanno per issarsi sui pennoni: Edinson Cavani è arrivato a undici reti da Maradona, il Mito intramontabile, e stavolta è veramente ad un passo dagli Champs-Elisées, il vialone d’una gloria conquistata con centoquattro perle. Lo separa il nulla, che comunque comprende quell’imponderabile che avvolge qualsiasi trattativa (persino la meno imponente) e che però sembra agli sceicchi non fa paura. Verso quel panorama mozzafiato che invece va da Posillipo o Marechiaro e conduce ben dentro la Champions, il Napoli vuol trascinare superMario Gomez, con la consapevolezza di dover assecondare i desideri del Bayern Monaco, rappresentati da Mathias Sammer, il diesse, nella sintesi economica ricorrente a qualsiasi latitudine: «Se le nostre condizioni non saranno soddisfatte, allora non accadrà assolutamente nulla. E non succederà nulla fino a quando non saranno esaudite le nostre richieste». Il cuore in gol batte a sinistra, dalle parti del portafoglio: ovunque.
Fonte: Il Corriere dello Sport
La Redazione
M.V.
