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Il banale tranello mediatico juventino e la domenica da festival dell’ipocrisia

Se c'è una regola che la si rispetti, senza fare "figli e figliastri"

Il paradosso bianconero: mentre Llorente in campo segnava un gol che Buffon ha definito da “6 punti”, nella curva dietro di lui i bambini juventini facevano un autogol che Tosel ha definito da 5mila euro di multa.

Doveva essere la domenica della rappacificazione tra la Juventus, la sua tifoseria ed il resto d’Italia: è diventata la domenica del festival dell’ipocrisia. Attenzione a non cadere nel tranello mediatico più banale, perché sarebbe stupido pensare che quando “intonato” dai candidi bambini nelle curve dello Juventus Stadium sia stato stato il frutto della loro “juventinità”. Non è assolutamente da escludere che quanto accaduto lì sarebbe potuto verificarsi in qualunque altro stadio italiano. Insomma il “virus” non è bianconero, ma globale.

L’errore è altrove perché il festival dell’ipocrisia si verifica a monte. Laddove la disposizione prevedeva la chiusura della curva che sarebbe dovuta rimanere vuota, si è derogato(e degenerato)aprendo le porte ai piccoli supperters che hanno chiassosamente popolato il settore. Dov’è il “danno” arrecato alla squadra che subisce la sanzione? 15 mila bambini non avranno la verve e la foga di altrettanti tifosi adulti, ma compensano certamente con entusiasmo, vitalità e ugole altrettanto rumorose. Il risultato si è visto in campo perché al “silenzio” che doveva essere ha preso il posto il fragore delle tenere vocine dei bimbi.

A rimanerci peggio di tutti senza dubbio deve essere stato Povia, ultimo dei romantici a pensare ancora che i bambini fanno oh. Altroché, i piccoli tifosi bianconeri hanno dimostrato di esser assai più smaliziati del previsto, oltre che dotati di un lessico da trivio che li ha trasformati in tanti piccoli diavoletti. A proposito di diavoli e diavoletti: alla luce di quanto accaduto allo Juventus Stadium con il festival dell’ipocrisia ed il clamoroso autogol mediatico dei bambini in curva, passa quasi di buon grado quella squalifica con annessa chiusura della curva del Milan, mai scontata(caso del destino)proprio contro l’Udinese.

Insomma se una regola c’è che la si rispetti, senza fare “figli e figliastri” perché come è stato ampiamente dimostrato domenica sera, grandi o piccoli che siano, all’interno di uno stadio i tifosi sono sempre tali e quali!

Fonte: Bruno Majorano per ntv.sg (sito dell’emittente televisiva Napolitivvù)

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