L’anno nuovo, per gli azzurri, si apre nel migliore dei modi: 2-0 col Sassuolo e passaggio del turno di Coppa Italia. Partita classica del Napoli, che ha visto in rete il centravanti polacco Arek Milik, nel primo tempo, e Fabian Ruiz, nel secondo. Nessuna tra le grandi ha sbagliato e la squadra di Carlo Ancelotti strappa il pass per andare a giocarsi i quarti di finale col Milan. Il 2018 si è chiuso con qualche rumors di troppo legato, ovviamente, alla volata intrapresa dalla Juventus e dall’amara eliminazione dalla Champions Lague. Ora il ciclo è ricominciato, le competizioni rimangono con le basi poste nel 2018 ma chissà che, nel complesso, questo 2019 non possa essere l’anno del riscatto, o almeno di una soddisfazione chiamata scudetto o Europa Lague o, per l’appunto, Coppa Italia. Si inizia sempre lentamente, con calma, esattamente come l’esordio di Gianluca Gaetano, di Cimitile, classe 2000, il primo nelle file azzurre della nuova generazione. Talento puro quello del diciottenne della provincia napoletana che, da subito, ha impressionato l’ex allenatore del Bayern, conquistandosi così la convocazione nella squadra maggiore, prendendo il posto di Milik stesso. Conclusa la questione Sassuolo, adesso tocca alla Lazio in campionato, di nuovo, nel girone di ritorno, in cui mancheranno ben 5 perni fondamentali: Koulibaly (a meno che il Napoli non riuscirà a far valere le sue ragioni con il ricorso alla Corte Sportiva d’Appello), Insigne, Hamsik, Allan, per Mertens c’è ottimismo sul recupero dalla distorsione alla caviglia ma non c’è certezza sul suo recupero. In seguito si passerà per Milano, sempre sponda rossonera, per due serate molto importanti, prima nella sfida di campionato e poi in Coppa Italia e tornando a Napoli con la Sampdoria. Un ciclo di grande importanza dove però, l’occasione di riscattarsi, è doppia e chissà che questo Napoli non possa veramente concludere questa stagione lasciando un segno, di natura nazionale o internazionale, lavorando con caparbietà, con arrivi e partenze giuste e con la consapevolezza di essere un grandissimo club, ai massimi vertici, oramai; o semplicemente ponendo le basi per cominciare la prossima stagione nel migliore dei modi, magari non perdendo qualche punto di troppo e con qualche innesto notevole, magari di sangue azzurro originale, che riesca a percepire la causa in modo ancora più irruente, proprio come Insigne ieri e magari Gianluca Gaetano, oggi e domani.
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