Gennaro Iezzo, ex portiere, a TMW Radio su ‘Stadio Aperto’:
Che momento sta passando il Napoli?
“Dopo la vittoria di Liverpool e la prestazione di Lecce, pensavo che la squadra avesse acquisito la mentalità da grande. Poi nell’ultimo periodo ho visto un Napoli meno bello anche dell’anno scorso. Mi sto un po’ preoccupando, poi queste critiche degli ultimi giorni non fanno bene. Bisogna fare quadrato nell’ambiente. C’è ancora tempo per dar fastidio alla Juventus, la squadra da battere in Italia, e il percorso in Champions. Bisogna ripartire dal punto di vista mentale, la rosa di Ancelotti è importante anche a livello di quantità”.
Che ne pensi delle parole di De Laurentiis? Tu che lo hai conosciuto da vicino…
“Era diverso da questo di adesso, era all’inizio nell’esperienza nel calcio. Sono convinto che abbia imparato qualcosa, ma ci sono dei momenti in cui bisogna evitare di fare polemiche. Le sue dichiarazioni non aiutano la squadra. Conoscendolo bene magari avrà voluto spronare lo spogliatoio, posso pensare che sia una tattica precisa”.
Manca un finalizzatore, un Icardi…
“Le prime punte che fanno gol servono a tutte le squadre. L’unica nel Napoli è Llorente, che può dare il suo contributo ma non in tutto l’arco del campionato. Milik prima dell’infortunio aveva fatto bene, anche l’anno scorso: si potrebbe dare fiducia a questo ragazzo, che ha grandi colpi. Lui però non sente la fiducia e per un giocatore è importantissimo questo. Secondo me il Napoli non è stato costruito per il 4-4-2, ma per caratteristiche credo sia meglio il 4-3-3. Oltre ai numeri, il problema è la mentalità. Servirebbero anche giocatori che in passato hanno vinto qualcosa per aiutare a far cambiare l’atteggiamento collettivo”.
Su Insigne:
“Tutti quanti si aspettano di più, perché è un giocatore straordinario. È forse quello con più personalità e in quanto capitano deve dare l’esempio. In certi momenti, bisogna mettere i calciatori nei rispettivi ruoli, per metterli nella condizione migliore. Non voglio criticare Ancelotti, ma faccio fatica a vedere Insigne come quarto di centrocampo. Deve essere allegro e fare la differenza”.
Il Cagliari può reggere nella parte sinistra della classifica?
“Penso sia stato costruito veramente alla grande e sono sicuro che possa fare un buon campionato. È una realtà con questa nuova società, che ha fatto investimenti importanti. Me lo auguro, quella di Cagliari è una piazza bella e serena”.
La Sampdoria ha dato troppa responsabilità a Quagliarella?
“Quando le cose vanno male la colpa è sempre dell’allenatore. Non penso che tutti i problemi della Sampdoria fossero in Di Francesco. Ma adesso uno come Ranieri possa dare una sterzata, è un allenatore che bada al sodo anche con cose semplici. La Sampdoria deve uscire dal vortice, che diventa pericoloso”.
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