NAPOLI – Sette giorni ancora e poi tutto tornerà come prima. In che senso? Nel senso della palla che rotola di nuovo sul rettangolo, poiché arriverà per primo il campionato, poi la Coppa Italia e più in là l’Europa League. E allora sarà un po’ come tornare all’anno ancora in corso, agli ultimi mesi del 2013, quando gli incroci erano tali e tanti da generare fino a un match ogni tre giorni. L’anomalia è perciò quella riguardante la lunga sosta natalizia e quindi vacanziera, quella che sta gradatamente andando in dissolvenza, che sta proiettando gli azzurri verso il Napoli-Samp della ripresa. Nel giorno dell’Epifania, di qui a sette giorni, con inizio (12,30) da accompagnare con cocktail e stuzzichini. Altra anomalia? Nel mese di gennaio (a parte la Coppa Italia del 15) non è previsto nessun match in notturna, l’unico da disputarsi interamente sotto i riflettori sarà quel Napoli-Chievo del 25 con inizio alle 18. Tendenza poi non smentita (in campionato) anche per il mese di febbraio.
L’AUGURIO DI BENITEZ – Buoni e contagiosi propositi da parte del tecnico: «Dopo la pausa natalizia siamo tornati al lavoro per iniziare a preparare i prossimi impegni. In primo luogo quello più ravvicinato e quindi più importante: la partita che giocheremo contro la Sampdoria alla ripresa del campionato. Devo dire che è stato molto soddisfacente rivedere coloro che fanno parte della nostra rosa, esempi di professionalità nonostante le feste e di applicazione al lavoro. Speriamo che il 2014 ci porti tutto quello che desideriamo e si realizzino i nostri obiettivi e quelli dei nostri tifosi. Stiamo lavorando pensando a questi. Come sempre, forza Napoli!»
LA TRADIZIONE – Vuole a questo punto che il Napoli debba spuntarla nella prima partita dell’anno che sta per nascere. Nell’ultimo lustro gli azzurri, alla ripresa del campionato, hanno sempre vinto e non sarebbe per niente male se questo trend si allungasse, finendo per formare una lusinghiera sestina. Cinque anni di seguito, dalla stagione 2008/09 a quest’ultima, con le vittorie (andando a ritroso) su Catania (1-0), Atalanta in trasferta (0-2), Juve (3-0, con la storica tripletta di Cavani), Palermo fuori casa (1-3) e, dulcis in fundo, il più recente Napoli-Roma. Quello dello scorso anno, finito 4-1, sempre nel giorno dell’Epifania. Davvero un bel precedente, ed una già lunga catena che non andrebbe spezzata. Bisogna risalire al 13 gennaio 2008 per ritrovare, ahimè, gli azzurri sconfitti (pesantemente) dal Milan a San Siro per 5-2. Ma era una vita fa, dato che nella fila rossonere c’era ancora un certo Ronaldo, e il Napoli era pure quello dei Cupi e Capparella.
ENTUSIASMO – Indispensabile per approcciare il nuovo anno e la relativa ripresa di un campionato che arriverà al giro di boa solo il 12 gennaio (Verona-Napoli). Quello che ci vuole (assieme a forma fisica e predisposizione mentale) per provare a fare il pieno di punti, visto che la Roma ne ha cinque di vantaggio, la Juve al momento fa corsa a sé, ma c’è pure una Fiorentina vicinissima da tenere a bada. Entusiasmo alle stelle soprattutto per quelli che dovrebbero tornare in campo dopo vicissitudini ormai messe alle spalle. Trattasi di Hamsik e Zuniga (Mesto ne avrà ancora per parecchio) che, in tale ordine, ritorneranno arruolabili, essendo già ritenuti abili. Lo slovacco si rivedrà in campo forse già contro la Samp.
AL LAVORO – Sotto già da oggi con una doppia seduta, dopo l’unica di ieri (prima parte tecnico-tattica, partitella con la Primavera a campo ridotto e lavoro aerobico), poi due giorni di sciogliete le righe. Non è ancora rientrato Reina, le cui condizioni sono da valutare, ma ci sono tutti gli altri europei. Si riprenderà giovedì a pieno ritmo (anche con i sudamericani), prima dell’imminente immersione in rigorosa apnea.
Fonte: Corriere dello Sport
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