Sono 21, su 28 segnalati, i tifosi del Verona riconosciuti autori delle offese alla memoria di Piermario Morosini durante l’incontro Livorno-Verona del 20 ottobre scorso. Ad annunciarlo oggi la questura di Verona che ha terminato le indagini dei video e delle fotografie scattate dai colleghi della questura toscana allo stadio ‘Picchi’, sul settore riservato ai veronesi.
Secondo gli investigatori il gruppo degli ultrà gialloblu aveva intonato inni neo-fascisti accompagnati dal ‘saluto romano’ e offeso con cori la memoria di Morosini deceduto il 14 aprile nel corso di Pescara-Livorno. Tra i tifosi scaligeri riconosciuti, di età compresa tra i 18 e i 44 anni, fra cui due donne, soltanto quattro erano già noti per fatti illeciti commessi nell’ambito di manifestazioni sportive. Inoltre è stato verificato che alcuni di loro non sono titolari di ‘tessera del tifoso’, né risultano nell’elenco ufficiale dei biglietti nominativi acquistati dai tifosi del Verona in trasferta a Livorno, pertanto in teoria non avrebbero potuto entrare al ‘Picchi’.
I tifosi veronesi dopo quegli episodi sono stati costantemente monitorati dalla polizia sia in casa che in trasferta permettendo così l’esatta identificazione dei responsabili. Le singole responsabilità rimangono ora al vaglio del questore di Livorno per i relativi provvedimenti amministrativi di interdizione agli stadi per i prossimi anni, nonché all’attenzione della magistratura livornese, competente per territorio, per gli altri aspetti penali come offesa alla memoria di defunti e violazione della ‘Legge Mancino’, come riferisce l’Ansa.
La Redazione
C.T.
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