Nel corso della trasmissione radiofonica Marte Sport Live del mattino in onda su Radio Marte è intervenuto Antonio Iannone, agente Fifa ed ex arbitro che ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Damato? È una designazione voluta per farlo crescere, un po’ come per altri, la crescita passa dunque per gare come quella di domani così come accaduto per Valeri. Braschi ritiene che siano giudici pronti per fare il salto di qualità. Se Bergonzi e De Marco arbitri di area, possono influenzare Damato? No, gli arbitri d’area hanno compiti ben precisi, danno indicazioni. I loro sono suggerimenti sono squisitamente indicativi, è l’arbitro ad avere il potere decisionale, non dobbiamo dimenticarlo. Vero è che Rizzoli disse che era rigore a Pechino, ed era arbitro d’area condizionando la discrezionalità. Se ciò dovesse accadere dispiacerebbe. Nel sestetto arbitrale prevalgono gli equilibri, anche se l’arbitro d’area deve fungere da deterrente negli episodi in area. Se poi questo può prevalere sul direttore di gara, potrebbe togliere serenità di giudizio. Il suggerimento del collega avviene per auricolare e se l’arbitro non ha visto ciò che è accaduto in area, ovviamente fa affidamento su quanto suggerito dal collega. Viceversa se ha visto di persona l’episodio incriminato, allora ecco che può optare in modo diverso prendendosi tutta la responsabilità. Niccolai e Tonolini e Maggiani? Hanno un buon bagaglio in serie A, sono rodati per questi eventi. Le valutazioni sul fuorigioco sono difficili col calcio moderno e veloce, anche se sono collaudati in tal senso. Damato è portato al dialogo? Conosco Antonio personalmente ho condivisi alcuni anni con lui, è aperto al dialogo e alla ragionevolezza, pur non consentendo che si vada oltre. Ha un atteggiamento costruttivo, ma se vede polemica in campo allora c’è poco da fare. Mi auguro mantenga il profilo che gli riconosco e non che gli eventi gli tolgano serenità rendendolo più rigido.”
La Redazione
M.V.
