Una folla gioiosa e festante arricchita dalla presenza di numerosi bambini ha accolto ed applaudito gli atleti e giornalisti che hanno ricevuto il premio “Oscar Campano 2012”, manifestazione giunta al suo decimo anno di vita. “È un evento che da bambino sta diventando adolescente!” queste le parole con le quali lo ha introdotto l’ideatore Nello Odierna che lo ha presentato insieme alla collega nonché compagna di vita Rachele Robustelli.
Sul palco del Palatenda presso la Scuola Calcio Fabio e Paolo Cannavaro a Giugliano, in provincia di Napoli, hanno sfilato nomi dello sport e del giornalismo sportivo noti in Campania ed oltre; da Silver Mele di Sportitalia, che ha paragonato la crescita del Napoli negli ultimi anni allo “scollinare” dei bravi ciclisti, a Raffaele Auriemma, a Mimmo Malfitano, che ha dedicato il premio a tutti i suoi colleghi, a Paolo del Genio, ad una delegazione di Radio Marte: Carmine Martino, Gianluca Gifuni e Dario Sarnataro, insieme a Daniele Decibel Bellini, fino a giungere al “trio” Sky formato dal coinvolgente Maurizio Compagnoni, Francesco Modugno e Carlo Alvino. Il popolare telecronista-tifoso ha ricordato la sua presenza come giornalista al primo ed al secondo scudetto, con la stessa passione con la quale ha seguito il Napoli anche nei momenti meno felici venuti in seguito, concludendo così il suo intervento: “Ciò che conta è sostenere sempre la squadra.”
Ospite d’onore di questa serata in azzurro è stato un personaggio che ha fatto la storia del Napoli: Luis Vinicio, indimenticato bomber degli anni ’50 ed allenatore negli anni ’70, come “discepolo” del cosiddetto calcio totale praticato dall’Olanda di Cruyff e Krol. Emozionato e felice nel ricevere il premio, “ ‘O Lione” ha dichiarato: “Le tappe più importanti della mia carriera e della mia vita le ho raggiunte grazie a questa Città. Giocavamo quel calcio per merito dei miei giocatori ed era un tipo di calcio spettacolare, che aveva il vantaggio di farli sentire più a loro agio, più liberi in mezzo al campo.”
Il premio alla memoria di Giorgio Ciccarelli è stato assegnato a Gaetano Musella, definito “prototipo del napoletano che gioca nel Napoli”, mentre un particolare riconoscimento è andato al calcio in rosa. Tutta la squadra del Napoli femminile, la Carpisa Yamamay, accompagnata da Mister Geppino Marino e dal Segretario Generale Lello Riccio è stata infatti premiata e festeggiata per la sua recente promozione in serie A1.
Per chiudere la serata in bellezza Roberto Carlos Sosa, accompagnato da Alberto Savino (azzurro nel 2003, 2004 e 2005), ritirando l’Oscar Campano, ha salutato ancora una volta con affetto i sostenitori azzurri: “Ricordo non solo i successi, ricordo ogni singolo giorno trascorso in questa meravigliosa Città.” E ha colto l’occasione per lanciare un messaggio a Ezequiel Lavezzi, suo conterraneo: “Direi al Pocho di non andare, perché è proprio vero che chi viene a Napoli piange due volte, quando arriva e quando va via.”. Più chiaro di così…
Dai nostri inviati Alessandro Sacco e Maria Villani
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