Il direttore di IamNaples.it Ciro Troise è intervenuto ai microfoni di Campania Sport in onda su Canale 21. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sulle parole di De Laurentiis? Sono state anche una risposta allo striscione esposto oggi “Rigore per la Juve”. Il suo riferimento allo Scudetto era relativo anche a questo striscione, come a dire inutile provarci fin quando ci sono queste situazioni. Sulla partita? La difficoltà era giocare con un centravanti vero, questa squadra è abituata a giocare con Mertens lì davanti e fa fatica a cambiare. A volte bisogna farlo anche per valorizzare il patrimonio attaccanti. Mi è piaciuto che si è cercato di coinvolgere Pavoletti con tanti cross e facendo gioco per lui, l’ex Genoa deve però crescere. Il fatto che non abbia giocato Milik significa che deve ancora acquistare la giusta forma. Napoli-Real? Più di quello che ha fatto il Napoli nel primo tempo non si poteva fare. Ramos lo ha marcato a uomo anche Godin nella finale di Champions contro l’Atletico! Il Real è inarrivabile anche a livello di organizzazione. Bisogna guardare piuttosto a realtà come l’Atalanta. Non si ha un centro di proprietà, il Napoli fattura 700 milioni in meno eppure è riuscito a mettere in difficoltà il Real. Settore giovanile? Dai 2003 in giù il lavoro fatto da Grava è eccellente. Nel Napoli finchè non arrivi in Primavera non conosci il campo a 11. C’è bisogno di strutture. Nessuna squadra del settore giovanile gioca come il Napoli di Sarri. Ci vuole tempo, bisogna partire da obiettivi minimi. Secondo rigore su Hamsik? Si può dare e non si può dare, nel dubbio meglio non darlo. Gol di Insigne? Difficilissimo. Per me non ci sono stati dubbi. Non si è mai capito perché è stato criticato, forse per un po’ d’invidia. Ha fatto un Mondiale ed un Europeo, tutti gli allenatori gli hanno dato spazio da titolare. Può fare ancora di più se si libera mentalmente al San Paolo, deve provare più spesso la giocata in casa. Ha ancora paura del fischio, del mugugno. Se supera questo step, arriverà a venti gol in campionato. Gabbiadini al Southampton? Puel chiede un lavoro diverso rispetto a quello che chiedeva Sarri. Jorginho? Merita di più, spesso è sottovalutato. Vederlo dal vivo è uno spettacolo, quando gioca contro questi avversari è sontuoso. Pavoletti? Pavoletti rischia di essere massacrato dalla critica così come fu con Koulibaly e Zuniga agli inizi. Ha fatto la preparazione con Juric. Muriel? Un altro tipo di giocatore, costava anche due volte in più. Come talento, rispetto a Gabbiadini, il Napoli ci ha perso, ma bisogna considerare anche la funzionalità di un giocatore.”
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