Assalto alla capolista. Per cancellare la sconfitta rimediata all’andata e per tentare di riaprire un campionato che il Palermo sta dominando da quando è stato preso in consegna da Beppe Iachini. Il quale ha un ottimo rapporto con Massimo Rastelli. «Era il vice di Novellino quando ero giocatore del Piacenza, studiava per diventare un grande allenatore, come sta dimostrando di essere», ricorda il tecnico dell’Avellino. Uno scherzo al suo vecchio amico vorrebbe, però, giocarlo. Per questo Rastelli ha dapprima concesso un giorno di riposo in più ai suoi uomini, poi li ha messi sotto torchio per preparare questo confronto in modo puntiglioso. «La squadra ha lavorato davvero bene in questi giorni, la vittoria contro il Cittadella ci ha dato nuova consapevolezza nelle nostre capacità e restituito un clima sereno che è indispensabile per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi».
SALVEZZA – Praticamente centrato il traguardo iniziale, ora l’Avellino vuole togliersi qualche sfizio. «Affrontiamo una corazzata, la squadra sicuramente più forte e meglio attrezzata della serie B, non soltanto perché testimoniato da una posizione di classifica obiettiva ma per le qualità e capacità di chi la guida e dei suoi componenti – spiega l’allenatore – Siamo una squadra bene organizzata, pure nella gara di andata abbiamo dimostrato di potercela giocare ad armi pari contro il Palermo, per questo vogliamo prenderci qualche altra soddisfazione prima della conclusione di questa stagione che rappresenta un momento importante perché mai, nella sua storia recente, quella che va dagli anni ’90 in avanti, l’Avellino era riuscito a conservare la serie B per due stagioni di seguito». Un concetto espresso dal tecnico dopo l’incomprensione presto chiarita coi tifosi. «Siamo un gruppo con tanto carattere, alla pari di quello della nostra tifoseria ma l’obiettivo è identico, andare avanti per fare bene. C’è unità di intenti, piena sintonia con l’ambiente, la società. Vivremo alla giornata le restanti gare di campionato ma con l’obiettivo di ottenere sempre il massimo potendo ormai giocare senza assilli».
CHI C’E’ – Non ci sarà lo squalificato D’Angelo a centrocampo, dove rientrerà Arini che ha scontato il turno di stop sabato scorso contro il Cittadella. Problemi per il terzino Decarli (alle prese con pubalgia, si sta sottoponendo a terapie) e per l’attaccante Soncin (affaticamento muscolare adduttore destro). Salterà la trasferta di Palermo anche Biancolino, bloccato da sindrome influenzale. Dubbio in difesa, dove al centro è ballottaggio tra Fabbro e Peccarisi mentre a centrocampo, in caso di 3-5-2, Angiulli sarà il terzo mediano e in avanti giocherà la coppia Galabinov-Castaldo. Se schierato con il 3-4-1-2, agirà Ciano alle spalle dei due attaccanti, con il centrocampo a quattro formato da Zappacosta e Bittante esterni, Arini e Schiavon in mezzo. Saranno circa 150 i sostenitori al seguito dei biancoverdi nella lunga trasferta siciliana.
Fonte: Corriere dello Sport
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