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I tifosi azzurri sono pronti all’esodo per Londra

Le richieste sono di 5.000 supporter partenopei

La valigia sul letto è quella d’un lungo viaggio verso la felicità, un sogno da vivere con gli occhi spalancati su Stamford Bridge, l’appuntamento irrinunciabile con se stesso: Londra è a portata di Napoli e in quella notte in cui la Storia potrebbe schiudere un nuovo capitolo, la tentazione di ritrovarsi tra i testimoni dell’Evento diviene un’esigenza. Esserci o non esserci è quello il problema: e risolverlo non è semplicissimo, perché avanti, al West Stand, c’è posto, ma mica troppo; ora che il conto alla rovescia è cominciato e s’attende che il Big Ben lasci echeggiare i rintocchi del «pronti, via», quella cattedrale dipinta di blues sembra sin troppo piccola.

LA CARICA- I brividi d’una serata d’onore increspano ancora la pelle, quando Castelvolturno apre (di buon mattino): è un assalto telefonico in piena regola, è una domanda che sgorga spontanea e a ripetizione, è un tormentone che va avanti per una giornata intera e che a sera, quando lo staff operativo ne sa di più, spinge a sospettare che, inevitabilmente, sarà impossibile accontentare tutti. « A naso, si può pensare che almeno in cinquemila vorrebbero essere a Londra ».

Chelsea-Napoli è per mercoledì 14 marzo, ma di fatto è cominciata martedì sera, o più verosimilmente ieri, l’alba del nuovo giorno già cerchiato d’azzurro, con la definizione degli accordi tra i club.

«RAZIONE» BIGLIETTI – West Stand, la tribuna laterale che sta proprio di fronte alle panchine, si sviluppa su tre livelli: in cima c’è Abramovich; in basso, a ridosso del campo, c’è il settore ospiti, una striscia di poltroncine nelle quali lasciare accomodare poco meno di tremila sostenitori del Napoli, duemilasettecento per la precisione, praticamente la metà di chi spera di regalarsi la madre naturale di tutte le sfide di Champions da favola.

I PREZZI – Benvenuti a Stamford Bridge, quarantaduemila e cinquecento seggiole in genere sempre occupate, eppure stavolta apparentemente distanti dal tutto esaurito. Il Chelsea ha aperto da un bel po’ i suoi botteghini virtuali, a cui hanno bussato i ventiduemila abbonati per i quali c’è il diritto di prelazione; ora toccherà ai soci. E’ più articolato il meccanismo per la prevendita dei biglietti per i fan dell’altra sponda: si comincerà, presumibilmente, all’inizio della prossima settimana, tra lunedì e martedì, per evitare sovrapposizioni con il match con l’Inter e anche con la speranza (remota) di riuscire a strappare qualche posto in più. Costo del biglietto: 60 euro.

INIZIATIVE – Il Lavezzi&Cavani show ha alimentato una necessità che ha immediatamente aguzzato l’ingegno: sino a martedì mattina, c’erano già due charter allestiti per Londra, ma a ventiquattro ore dal 3-1 del San Paolo, i voli prossimi al decollo per il 14 marzo stanno già per diventare quattro, con un quinto in fase embrionale.

MADE IN NAPLES – Ma quando il destino scenderà in campo a Londra, ci sarà pure una Napoli all’inglese che giocherà a modo suo la partita dell’anno: al bar Italia Uno, a Charlotte Strett, il cuore della City è anche tinteggiato d’azzurro. C’è il Napoli fan club London, duecento iscritti che si danno appuntamento per ogni partita e lo faranno pure per il Chelsea, perché «trovare biglietti è un’impresa ». Mega video sistemato nella sala San Paolo, of course.

Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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