L’assenza di Mazzarri nel doppio confronto con il Chelsea è stata accolta con rabbia e amarezza dal tifo azzurro, pronto a manifestare il proprio dissenso in ogni sede. È il caso dell’Associazione italiana Napoli club che ha preparato e spedito una lettera di protesta all’Uefa e al suo presidente Michel Platini. «La mancata revoca della squalifica dell’allenatore è un’ingiustizia – spiega Saverio Passaretti, presidente dell’Ainc – ed è il sentimento condiviso da molti club Napoli in Italia e all’estero che ci hanno chiamati. I due turni di stop sono spropositati rispetto all’episodio: è sembrato chiaro a tutti che Nilmar perdesse tempo in modo scientifico, irretendo in qualche modo lo stesso Mazzarri, che non ha fatto altro che scostarlo per rimettere quanto prima la palla in gioco. Protestiamo, anche con questa missiva ufficiale inviata all’Uefa, perché il Napoli è fortemente penalizzato da questa decisione proprio in un momento che è cruciale per la stagione e storico per la società». Molti tifosi residenti all’estero, come anticipato da Passaretti, invieranno lettere all’Uefa dopo la sentenza di sospendere Mazzarri per le due partite contro il Chelsea.
Contrariato è anche Nino D’Angelo, da sempre appassionato tifoso. «Sarà un peccato non avere Mazzarri in panchina. Lui è un allenatore che sa dare grandi motivazioni alla squadra anche nel corso della partita, in questo senso il Napoli avrà qualche vantaggio in meno». L’artista però intravede un aspetto positivo. «In ogni caso meglio non avere lui che Lavezzi o altri giocatori che possono fare la differenza in campo. Baratto volentieri la presenza di Mazzarri in panchina con un Napoli in piena forma, perché a noi tifosi interessa innanzitutto battere il Chelsea».
Biagio Izzo, protagonista in queste settimane nella trasmissione Rai (in diretta dall’Auditorium di Napoli) «Attenti a quei due», utilizza una singolare quanto riuscita metafora. «È stata una cattiveria, perché è come se avessero privato un bambino del loro papà al primo giorno di scuola. Per noi napoletani l’ottavo di finale di Champions è come una prima volta e non si lasciano i figli da soli, ovvero i giocatori senza papà Walter. Uno come lui a bordocampo motiva i ragazzi, dispensa consigli, dà la carica anche con la gestualità che assomiglia a quella partenopea. Saremo penalizzati in una gara così importante. Già al San Paolo sarà un peccato non vederlo agitarsi in panchina, proprio nella gara che dovremo provare a vincere per ipotecare il passaggio del turno».
E infine una battuta sul cellulare del tecnico: «Speriamo solo che il suo telefonino prenda dalla tribuna, speriamo abbia campo, ma a pochi passi dal terreno di gioco avrà senz’altro campo….».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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