«Loew è bravo, ma stavolta i suoi non sono riusciti a seguirne le indicazioni tceniche. I difensori centrali della Germania hanno commesso errori decisivi e sono stati puniti dalla coppia Cassano-Balotelli. In attacco siamo stati abbastanza sterili e Buffon è riuscito a evitare guai seri». Il commento di Alex e Michel, da Bonn in vacanza sulla spiaggia dei Maronti, con le rispettive fidanzate, è impietoso. Hanno seguito la partita un po’ defilati, al tavolo in fondo alla sala aperta del ristorante Ida, caratteristico e antico locale con le sue palafitte di legno, nel cuore della baia. Uno spaghetto aglio e olio, una bruschetta, una bibita alla fine per stemperare quella delusione che si è fatta largo già dal primo tempo. Compassati e in silenzio, anche quando Lahm s’è mangiato un gol fatto nella ripresa. Con gli occhi un po’ velati, quando dall’istmo di Sant’Angelo alcuni fuochi d’artificio hanno illuminato la notte. Giovanni Pesce, il titolare, con il figlio Angelo in cucina, ne ha sollecitato i commenti, ma i tifosi tedeschi, alla fine, sono stati di poche parole.
Decisamente più divertente George Veiel che ha telefonato due volte da Monaco di Baviera, per parlare proprio con Giovanni. Un fan atipico. Sono amici da una vita. «Ma che succede?», ha ripetuto un po’ incredulo, dopo il 2-0 di Balotelli. Ma è rimasto zitto, poi, al gol su rigore di Ozil, al quale ha fatto eco un timido applauso di Alex, in sala. Più rinfrancati, decisamente, i vacanzieri germanici che hanno preso d’assalto il Gatto Bianco, nella centralissima Piazzetta, quasi avvolti in una bandiera tedesca che ha campeggiato accanto ai tavoli. Segno eloquente di un feeling tra Ischia e la Germania che dura da oltre un secolo. «Abbiamo il migliore terzino del mondo, Lahm, ma stavolta non s’è visto». Franz prova a trovare qualche appiglio, ma è costretto ad accettare la sconfitta. «Poteva essere ancora più pesante», ammette. Non riescono a sorridere nemmeno i turisti che si sono fermati al Bar Diana, sulla centralissima via dello shopping di Ischia. I coniugi Sponholz e Quast, che soggiornano all’hotel Parco Aurora, vanno via con un broncio fin troppo evidente. Basterà una giornata di terme per ritrovare il sorriso.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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