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I tabloid inglesi accusano: «Capello svela tutti i nostri segreti»

Attacco all'ex ct specie dopo la polemica con Rooney, che lo ha accusato di non sapersi far comprendere

Quando sedeva sulla panchina inglese Fabio Capello era abituato alle critiche. Dopo un’iniziale luna di miele i tabloid lo avevano preso di mira e non gli perdonavano nulla. Ma anche ora che se n’è andato da un pezzo, la stampa non lo lascia in pace. Ieri il Mirror lo accusava di tradimento. Visto che l’ex ct è molto amico di Prandelli, c’è da aspettarsi che gli spiffererà tutti i segreti di Rooney e compagni. I loro punti deboli, come attaccarli e come difendersi. Del resto cosa glielo impedisce? si chiedeva il quotidiano. Non ci sarebbe neppure da stupirsi visto il trattamento riservato al tecnico italiano, preso in giro in modo spietato per la sua scarsa dimestichezza con l’inglese. Dagli spogliatoi dei Tre Leoni si mormora che il «lost in translation», ovvero le difficoltà di comunicazione, erano gravi. A volte non si capiva un accidente. Capello ha risposto alle critiche con un intervento alla radio in Italia: «Quando parlavo mi capivano. Ma a volte quando tentavo di spiegare una tattica le cose non funzionavano. Magari è perché Rooney non sa parlare inglese», ha accusato l’allenatore riferendosi al pesante accento di Liverpool. Non l’avesse mai detto. Toccare Rooney è come criticare la regina o Beckham. E i giornali si sono schierati dalla parte della stella del Manchester United, sottolineando ancora una volta che Capello, dopo 4 anni, non ha imparato nemmeno le basi della lingua.
Rooney non ha risposto direttamente. Ma ha fatto un elogio al nuovo ct Roy Hodgson, che finalmente ha dato alla squadra «tempo per riposarsi, rilassarsi e mettere il calcio da parte anche solo per qualche ora». Che differenza con il ritiro mondiale in Sudafrica quando a dettare i ritmi era l’italiano. Allora era solo un «mangiare, allenarsi, dormire», a detta dello stesso Rooney. Le rigidità di don Fabio, che aveva persino bandito le wag (acronimo che sta per mogli e fidanzate dei calciatori inglesi), non sono mai piaciute sotto il Big Ben. E adesso i giornali incolpano l’italiano pure della scelta dell’attuale albergo a Cracovia. Lo Stary è proprio nel centro della città, vicino a locali e ristoranti. Difficile addormentarsi con il sonoro degli ubriachi. Come se non bastasse ogni ora suona una tromba per ricordare il soldato che riuscì ad annunciare alla città l’invasione da parte dei mongoli. Neppure il campo di allenamento, l’Hutnik stadium, è di gradimento ed è stato definito di quart’ordine.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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