Chi entra e chi esce. E poi la tentazione di confermare la formula-4. Con Hamsik, Pandev, Lavezzi e Cavani tutti insieme dal primo minuto. Appassionatamente? Lo spera il popolo azzurro, che ieri ha invaso la zona antistante il centro sportivo di Castelvolturno alzando notevolmente la temperatura di un Napoli incaricato, ora più che mai, di una missione non impossibile ma decisamente difficile. Iniezione di affetto e fiducia, allora. E poi? Lavoro, duro, in attesa di varare la squadra che domani sfiderà l’Atalanta al San Paolo.
LE MOTIVAZIONI – E allora, Pasqua con chi ha voluto Mazzarri: in campo, a correre e a studiare il modo di venire fuori da un pantano (soprattutto) di rimpianti sin da subito. Prima ancora di fermarsi a riflettere: di tempo ce n’è, e il calcio ha comunque insegnato e poi sempre confermato e ribadito che la storia può cambiare in un attimo. Ne servirebbero un paio, al Napoli, che sia domenica sia ieri s’è dedicato innanzitutto a cancellare le scorie di Roma, sponda Lazio, e poi a preparare la partita contro la squadra degli ex Denis e Pierpaolo Marino. Che avranno una voglia matta di fare un figurone anche a Fuorigrotta, dopo un campionato già pieno di legittime soddisfazioni: senza i 6 punti di penalizzazione, sarebbero a 5 lunghezze dagli azzurri in classifica (ora 11, neanche troppe). Una sorta di derby delle motivazioni.
LA DIFESA – Tutti, almeno tanti, in cerca di rivincite. Ma non solo, ovviamente. Perché Mazzarri, che probabilmente sarà il più incavolato e consapevole di tutti, è in cerca anche del miglior assetto possibile. I problemi non mancano, l’emergenza continua: fuori Maggio, che proprio domani sarà sottoposto a un nuovo controllo ecografico; squalificati Zuniga e poi Cannavaro. E allora, sotto con le verifiche e con la lista di quelli a cui potrebbe, dovrebbe toccare: Fernandez, ad esempio, che si candida a sostituire il capitano al centro della difesa, soprattutto considerando le caratteristiche dell’ariete Denis. Con Campagnaro a destra e Aronica a sinistra, ai suoi lati.
L’IDEA – La linea a tre, davanti a De Sanctis, sembra molto probabile. Mentre è a centrocampo che si profila una vera e propria staffetta: torna Gargano dopo la squalifica, bene, e poi Dossena è seriamente candidato a partire dal primo minuto a sinistra. Dall’altro lato, probabile che tocchi a Dzemaili presidiare la fascia, e insieme con Gargano non è escluso che sia confermato l’Hamsik modello Nazionale. Centrocampista. Con il tridente Pandev-Cavani-Lavezzi. L’idea è questa, ma considerando che ieri non sono andate in scena prove tattiche, è ancora tutto da vedere: l’alternativa potrebbe essere l’avvicendamento di uno dei quattro tenori con Inler in mediana al fianco di Gargano. Parola alla rifinitura di oggi, allora.
L’APPARIZIONE – Per il resto, oltre a un’apparizione lampo di Donadel, reduce dall’intervento alla coscia eseguito a Monaco di Baviera, proprio nel giorno della trasferta di Londra con il Chelsea, e ormai pronto a cominciare il lungo percorso di riabilitazione, anche il popolo azzurro si prepara alla notte del San Paolo: fino a ieri, erano 14mila i biglietti già staccati in prevendita, cui bisognerà aggiungere anche la quota abbonati, di circa 15mila tessere, e gli acquirenti dell’ultima ora. Che non mancheranno.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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