Adesso tutti vogliono il “Madrigal” ma i posti si sa sono contati, solo undici, almeno all’inizio. I tre tenori domani sera ci saranno e questo sembra scontato, ma c’è tutto un coro intorno, sempre più intonato, che briga per poter esibire almeno un acuto nello stadio di Vila-Real, per l’ultima rappresentazione stagionale di Champions. La partita della verità.
I RAGAZZI DEL CORO – Formazione anti-Villarreal praticamente fatta tra tenori e titolarissimi, ecco che dal coro di accompagnamento potrebbero levarsi quattro voci, sul cui momento magico c’è poco da eccepire. Non sono Il colombiano ormai è considerato un tuttofare Lo svizzero e l’argentino hanno mostrato affidabilità Il macedone si è sbloccatosolo “nomination”, perché in quella che si preannuncia una vera e propria battaglia al “Madrigal”, tra i motivatissimi azzurri ed i mesti spagnoli senza punti in classifica (ma che potrebbero fare di tutto per salvare la faccia e qualche soldino) potrebbe spuntare qualcuno tra Zuniga, Pandev, Dzemaili e Fernandez.
IL JOLLY – Lui adesso è buono per tutte le fasce. Juan Camilo Zuniga, colombiano classe 85, è il nuovo ambidestro del Napoli, prima per necessità e adesso anche per virtù. Mazzarri talvolta lo ha inserito anche nel trittico d’attacco. Lui c’era all’esordio in Champions in quel di Manchester, partendo dal primo minuto, per poi totalizzare quattro presenze in altrettante gare partendo sempre da titolare, con il neo dell’espulsione a Monaco contro il Bayern. Stavolta dovrebbe tornare ad occupare la corsia mancina dopo aver giocato a Bergamo e con la Juve, per poi riposare con il Lecce. Anche perché Dossena, in effetti titolare di fascia, ne ha fatte tre su quattro a ritmi vertiginosi, ed il colombiano potrebbe assicurare maggior copertura alla bisogna.
KUN FU IN ASCESA – E Goran dove lo mettiamo? Dopo la doppietta alla Juve e l’assist a Cavani con il Lecce, il macedone potrebbe ottenere addirittura l’investitura a quarto tenore. Sono bastate un paio di partite al bacio per raddrizzare i musi di quelli che all’inizio lo avevano storto. Goran Pandev è in chiara ascesa, la sua autonomia in campo è rapidamente lievitata, e ora aspetta solo un fischio dal tecnico. Nel quartetto di esibizioni in Champions ha rimpiazzato tre volte Cavani ed una Dzemaili, con il Lecce ha giocato in attacco, con Hamsik arretrato in mediana.
BLERIM C’E’ – Anche Dzemaili morde il freno e ne ha ben donde. Lo svizzero si è preso per adesso una doppia soddisfazione: quella di essere titolare in casa del Bayern, e quella di far gol (e che gol!) al Lecce dopo essere stato fischiato nel match con la Lazio. Anche per lui c’è stata la pronta rivalutazione del pubblico, l’ultimo Dzemaili è apparso tonico e concentrato. Pronta perciò l’alternativa ad Inler e Gargano.
EL BAYERN – E’ sempre stato “el flaco”, ma adesso anche “el Bayern”. Sì perché Federico Fernandez, in arte difensore destro, ai tedeschi ne ha rifilati ben due nella sfortunata notte dell’Allianz. Una testa d’oro ed una sicurezza “in progress” quella dell’argentino che ha lasciato a bocca aperta anche i teutonici, e che adesso punta alla terza apparizione in Champions. Titolarissimi permettendo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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