Più di undici milioni di euro in quattro partite. Tanto incassò il Napoli nella precedente partecipazione alla Champions League, quella che segnò il ritorno degli azzurri nell’olimpo del calcio europeo. Più di due milioni di euro a gara, con una punta record di spettatori registrata la notte del 18 ottobre, al cospetto dei giganti del Bayern Monaco (60.074) e con l’incasso record stabilito il 21 febbraio del 2012 nel primo confronto degli Ottavi di finale con il Chelsea: 3.153.376. Una soglia mai raggiunta prima di allora. Contro i Blues di Villas Boas, piegati con un netto 3-1 (doppietta di Lavezzi e gol di Cavani), il Napoli riuscì a sfondare il muro dei tre milioni di euro pur non abbattendo quello degli spettatori. E ciò fu possibile grazie al costo dei biglietti, notevolmente maggiorato per quella gara.
Quella sera restarono invenduti solo alcuni tagliandi di tribuna numerata ed altri del settore ospiti. Ma resta la notte magica per eccellenza, sia per la prestazione (al di là di ogni previsione, sarebbe potuta finire anche con un punteggio più alto a favore del Napoli) che per lo spettacolo offerto sugli spalti. Gli azzurri mancavano da uno scenario così prestigioso dai tempi dell’epoca d’oro, quelli di Maradona e Careca. E già nella prima gara casalinga, con il Villarreal il 27 settembre 2011, i tifosi si riversarono in massa al San Paolo (anche per consumare la rivincita della sfida precedente in Europa League). Poi man mano che si concretizzava il sogno di accedere agli ottavi di finale, aumentava anche l’affluenza a Fuorigrotta. Oltre sessantamila persone per sostenere gli azzurri nel difficile confronto con i giganti bavaresi: da Mario Gomez a Ribery, da Muller a Schweinsteiger. Confronto terminato con un altro punteggio positivo: uno a uno. Quindi la gara di ritorno con il Manchester City di Mancini, terminata 2 a 1 in favore del Napoli (doppietta di Cavani). Infine il primo faccia a faccia con coloro che sarebbero diventati poi i futuri campioni d’Europa, il Chelsea, che consentì alla società di stabilire il record d’incasso e di sperare in un accesso alla semifinale, passaggio mancato per un soffio. Al ritorno, infatti, il Napoli perse per quattro a uno dopo essere arrivato ai supplementari. Ma quel cammino in Champions rimane uno dei momenti più esaltanti della storia del club dopo il fallimento. Ed ora tifosi e club sperano nel bis, non spaventandosi di avversari titolati quali il Borussia o l’Arsenal.
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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