“Una maledizione, il Bologna e il suo allenatore Pioli, per il Napoli, beffato al 91’ dall’ennesimo gol capolavoro di Kone ed eliminato dalla Coppa Italia, il trofeo vinto esattamente sette mesi fa all’Olimpico nella finale contro la Juve. Poco prima che arrivasse il gol dell’eliminazione il Napoli aveva sfiorato il vantaggio con Pandev: palo (e un altro è stato sfiorato da Campagnaro). Ma prima, cioè subito dopo la prodezza di Cavani (21 reti in 21 gare), c’erano stati pesanti errori difensivi che avevano concesso al Bologna-2 (molte riserve in campo) troppe occasioni.
Il Napoli è andato in vantaggio con Cavani – sempre lui – ma poi, come al solito, si è complicato la vita e ha subito il pareggio di Pasquato, che ha infilato il pallone tra le gambe di De Sanctis. La difesa, per la prima volta priva di Cannavaro, ha sbandato pesantemente. Fernandez non ha superato il primo dei tre test concessi da De Laurentiis per capire se è in grado di sostituire l’esperto difensore durante la squalifica: è andato in crisi e con un retropassaggio ha offerto a Pasquato una clamorosa occasione per raddoppiare.
È evidente l’esigenza di rafforzarsi per recuperare terreno in classifica dopo la penalizzazione e per aspirare al secondo posto che vale la Champions. Ma è necessario intervenire prima sul campo per correggere difetti evidenti che hanno portato alla quarta sconfitta consecutiva tra campionato e coppe: Mazzarri non resti a guardare aspettando altri giocatori.
Cavani ha dedicato il gol a Cannavaro e Grava, alla prima partita da squalificati. Il Matador e il tecnico hanno mostrato una t-shirt bianca con i cognomi dei due difensori e un forte applauso è partito dalle tribune del San Paolo: un bel gesto di affetto.”
Francesco De Luca per “Il Mattino”
La Redazione
P.S.
