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I numeri non mentono mai

Se si guardano le varie statistiche tra le prime dieci giornate di quest’anno e quelle dello scorso anno, ci accorgiamo che ci sono molte differenze che fanno dei partenopei una squadra forte, compatta insomma una meravigliosa realtà in tutto e per tutto. 

Innanzitutto quest’anno il Napoli ha una media punti che sfiora i due punti a partita, mentre l’anno scorso i punti erano 14, quindi 4 in meno di questa stagione.

Poi un’altra cosa non di secondaria importanza è che il Napoli ha in Edinson Cavani un cecchino infallibile sotto porta, 8 gol come Eto’o ma senza rigori battuti,cosa che non si può dire del camerunense.

L’anno scorso invece il centravanti era Quagliarella che in dieci turni è stato autore di soli tre gol e il cannoniere della squadra era Hamsik con 4 segnature.

Un altro che ha fatto passi in avanti rispetto all’inizio dello scorso campionato è Lavezzi, già autore di ben tre gol e ben 7 assist, mentre l’anno scorso un solo gol e nessun assist e questo va dato merito a Mazzarri che lo rende più partecipe alla manovra offensiva.

Forse il pelo nell’uovo è il rendimento interno, che è stato migliore lo scorso anno con tre vittorie ed un pareggio, mentre quest’inizio di stagione 2 vittorie ,due sconfitte ed un pari, ma siamo certi che col passare dei mesi si migliorerà anche questa statistica.

Quello che si nota è che, anche le alternative di quest’anno hanno lasciato il segno, al di là dei numeri stratosferici, ma anche Yebda, un recupera-palloni instancabile, un Sosa in costante crescita e da ieri un Cribari abile e arruolato in fase difensiva, mentre l’anno scorso stentarono a carburare ad inizio stagione gente come Cigarini, Campagnaro, De Sanctis e Zuniga.

Quindi i numeri,sono impietosi per l’allenatore dello scorso anno (Donadoni)ed esalta quello attuale (Mazzarri),sia a livello di risultati che della costruzione di una manovra bella e piacevole, con un collettivo che gioca con una mentalità da squadra, augurandoci di poterne parlare così positivamente dopo il girone d’andata.

Alessandro Sacco del gruppo Amo il Napoli Calcio

 

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