«Anche nella più negativa delle prospettazioni il Napoli è parte lesa in quanto completamente estraneo», la posizione ufficiale del Napoli, in merito al deferimento per responsabilità oggettiva, è affidata esclusivamente alle parole dell’avvocato Mattia Grassani, il legale del club azzurro. Nessun comunicato di De Laurentiis e dei dirigenti. «Il deferimento ci coglie di sorpresa. Tanto tuonò che piovve. Nel senso che purtroppo lo scenario più nefasto che si potesse verificare si è verificato e ci sono stati deferimenti nei confronti di Gianello, che poteva essere prevedibile, e anche di Cannavaro e Grava. La società è chiamata a rispondere dell’operato di tutti e tre i tesserati e non lascerà nulla al caso per dimostrare le proprie ragioni. Il provvedimento è appena incardinato. È ovvio che la responsabilità oggettiva opera in automatico e il Napoli in sede di difesa rappresenterà anche i limiti della responsabilità oggettiva stessa perchè non può esserci sempre una ricaduta in capo al club del comportamento dei propri tesserati. In questo momento non si possono fare ipotesi di cosa eventualmente rischierebbe il Napoli».
Cannavaro e Grava si sono allenati e hanno evitato di rilasciare dichiarazioni. Però il deferimento era nell’aria da giorni e in un certo senso anche la cattiva notizia attesa. Paolo Cannavaro è difeso dall’avvocato Ruggiero Malagnini. «Questa è una materia nella quale è difficile fare previsioni perchè la giustizia sportiva delle volte sfugge alla logica giuridica perchè s’inverte l’onere della prova. In quella ordinaria chi dice una cosa la deve dimostrare, in quella sportiva chi è il destinatario delle accuse deve provare a smentirla». L’avvocato Malagnini poi entra nel merito. «Nel mese di luglio è stata fatta una denuncia querela nei confronti di Gianello quando davanti alla giustizia sportiva ha confermato la sua condotta accusatoria nei confronti di Cannavaro e Grava. Loro smentiscono totalmente di essere stati contattati dal portiere negli spogliatoi nel tentativo di alterare il regolare svolgimento della gara. In sede d’interrogatorio Cannavaro ha già dichiarato che non solo lo avrebbe redarguito pesantemente ma anche denunciato». Il legale di Cannavaro spiega la linea difensiva. «Quando la commissione disciplinare fisserà l’udienza potremo chiedere gli atti ufficiali. La nostra linea difensiva è già tracciata nel momento in cui abbiamo fatto la querela, insisteremo sulla nostra posizione di assoluta innocenza e di non aver avuto questo tipo di sollecitazione da Gianello che dovrà rispondere al giudice ordinario». Grava è difeso dall’avvocato Luisa Delle Donne, la linea difensiva sarà identica a quella di Paolo Cannavaro.
Gianello è difeso dall’avvocato Chiacchio. «Gianello ha confessato le proprie responsabilità dinanzi alla Procura della Repubblica di Napoli confermando la deposizione già resa dinanzi alla Procura federale. Ha già espiato le proprie colpe interrompendo anticipatamente la propria carriera di calciatore ed oggi vede compromesso il suo sogno di praticare l’attività di allenatore dei portieri». Ancora da definire la linea difensiva. «È certo che Gianello sarà squalificato, dovremo confrontarci per definire la linea difensiva. Ci incontreremo nei prossimi giorni. Il processo dinanzi alla Commissione Disciplinare ritengo verrà celebrato nell’arco di un mese. Nel momento in cui viene notificata la convocazione dell’udienza dibattimentale potremo avere accesso a tutti gli atti del processo, a quel punto con una visione globale della situazione del voluminosissimo carteggio del fascicolo potremo stabilire le mosse da fare».
Fonte: Il Mattino
L a Redazione
M.V.
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