Maglie del Manchester City indosso, sciarpe biancazzurre al collo e molta birra in corpo. I 922 tifosi inglesi al seguito dei citizens hanno seguito poco i consigli che sul sito ufficiale della squadra britannica indicavano i luoghi napoletani da vedere e quelli da evitare. Qualcuno non si è proprio spinto a Forcella, ma ha fatto acquisti nella strada dei pastori, a San Gregorio Armeno, scattando molte fotografie.
Tre charter, due giunti nella serata di lunedì, un altro quando mancavano dieci minuti alle 11 di ieri. Molti voli di linea via Londra, Monaco di Baviera, Francoforte e Milano Malpensa. La polizia ha distribuito in aeroporto volantini informativi con istruzioni su come raggiungere lo stadio. «Più che timore per la città sembravano interessati a Raffaella Fico, la fidanzata napoletana di Balotelli – scherza il gestore dell’Astroni Wine&Street food all’interno della Stazione Marittima – mi hanno detto che per loro Mario non è un cattivo ragazzo, è solo un giovane esuberante». E giù il coro «Oh Balotelli he’s a striker he’s good at darts», un goleador che tira bene le freccette, ricordando quando proprio giocando con le freccette colpì un compagno della squadra primavera. Poi una precisazione. «Mi hanno spiegato – sottolinea il proprietario di un altro negozio poco distante – che quanto è stato scritto sul sito non è un’offesa ma è abitudine delle società inglesi. Un po’ come dire ai propri sostenitori noi vi avevamo avvertito».
Tutto tranquillo a Napoli, meno in penisola sorrentina dove da lunedì sera avevano preso alloggio almeno centocinquanta sostenitori dei citizens. È accaduto che tornando in albergo dopo una notte al pub, quattro di loro fossero un po’ alticci e sono rientrati in hotel cantando a squarciagola nonostante si fosse a notte inoltrata. Dai canti agli schiamazzi il passo è stato breve e uno dei sostenitori inglesi è stato colpito con una bottigliata in testa per la quale si sono rese necessarie le cure in ospedale. Gli inglesi non hanno comunque sporto denuncia e ieri sera hanno assistito tranquillamente al match. Così come i dignitari arrivati dagli Emirati Arabi, giunti a Capodichino con un volo privato poco prima dei tifosi del Manchester. Una decina di persone che si sono suddivise tra due Suv, una Mercedes con due volanti della polizia che li hanno scortati fino all’hotel Excelsior. E se sceicchi e seguito hanno atteso l’ultimo momento utile per recarsi al San Paolo, dopo aver gustato una pizza sul lungomare e filmato con il telefonino le bellezze di via Caracciolo, per i tifosi inglesi si è dovuto attendere alle 18 perché le navette dell’Anm trasportassero i citizens a Fuorigrotta. Come accaduto con il Bayern, allo stesso modo con i tifosi del City, il raduno alla Stazione marittima è stato il momento in cui sono spuntate dappertutto magliette e distintivi. L’ultima birra e poi sul pullman verso lo stadio. Da Sorrento le comitive sono partite molto prima. Per loro ieri mattina c’è stato anche il tempo di fare un veloce salto a Capri e poi rientrare in costiera. Ieri sera la partenza dei charter verso Manchester subito dopo la partita. Per qualcun altro serata supplementare nel centro di Napoli in attesa di prendere il primo volo per Londra di oggi.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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