Vuole tutto Higuain. Vuole vincere a Napoli e lasciare un segno indelebile. La carica è quella del primo giorno, anzi di più. Gli obiettivi sono gli stessi, ambiziosi. «Voglio entrare nella storia di questo club, voglio vincere con il Napoli, voglio far felice la gente di Napoli», dice il Pipita. Entrare nella storia del Napoli significa vincere. Gli azzurri sono in lotta su due fronti: la corsa scudetto e la Champions League. «Ora pensiamo a battere il Parma, poi sotto con il Borussia Dortmund», puntualizza il Pipita.
Due appuntamenti alle porte, uno molto importante, l’altro importantissimo, anzi decisivo. «Battere il Parma è importante per restare al passo con le prime e perché ci darebbe carica per la Champions. Poi un pareggio a Dortmund significherebbe passare il turno in Europa ed eliminare la squadra che l’anno scorso ha giocato la finale. Sarà dura ma andremo anche lì per vincere». Higuain è rientrato in leggero anticipo dagli impegni con la nazionale argentina e si è rituffato nell’universo Napoli. «Normale essere un po’ stanco dopo questi viaggi, il campo della prima amichevole con l’Argentina era pessimo per colpa dell’erba. Contro il Parma voglio vincere».
L’argentino ripete più volte un concetto, il suo feeling fortissimo con Napoli, i legame già fortissimo con la gente di Napoli, con i tifosi, ieri su Twitter ha immortalato la sua foto («Mangiando guardando il mare, che piacere», scrive Gonzalo sul suo profilo). «Qui sto benissimo, a Napoli sto troppo bene, sento la carica delle gente che qui vive il calco in maniera speciale. E questo mi piace moltissimo, speriamo di poterli far felice alla fine della stagione con qualcosa d’importante. Il progetto del presidente è stato subito affascinante. Il Napoli era forte già l’anno scorso e per questo siamo in Champions, ora dobbiamo continuare su questa strada». Felice dopo i primi quattro mesi di Napoli anche se un infortunio muscolare l’ha tenuto fuori gioco in alcune partite chiave, vedi quella di Londra contro l’Arsenal. «Dopo l’infortunio sto sempre meglio, la condizione sta crescendo e presto sarò al massimo. Giocare in questa società ed in questa città mi rende felice. Benitez mi dà grande fiducia, sto giocando tanto e mi trovo bene nella squadra. Nell’ultima partita ho giocato novanta minuti senza problemi». I primi quattro mesi di Napoli, i primi quattro mesi di calcio italiano. «In Italia c’è più tattica e questo mi piace, posso migliorare e completarmi ancora di più». Lo scudetto, la Champions, i mondiali a giugno con l’Argentina. Un passo alla volta per Gonzalo, a Brasile 2014 ancora non ci pensa. «Mancano sei mesi ai mondiali, nella mia testa in questo momento c’è solo il Napoli». Non pensa all’Argentina e non si esprime sul Pallone d’oro. «Non sono tra quelli che devono giudicare, non tocca a me, quindi non mi esprime su questo».
Napoli, il Napoli, questo è il nuovo mondo del Pipita dopo gli anni di successi con il Real Madrid. Sorride, l’umore è quello dei giorni migliori, rientrato in gruppo a Castelvolturno, si è allenato per la prima volta anche con Reveillere, il terzino francese, ex Lione. «Lo conoscevo, ci ho giocato contro in Champions League. Un ottimo terzino destro, che può giocare anche a sinistra. Lo ha voluto Benitez e questo è significativo. Sarà molto utile alla squadra».
Gli ultimi gol in campionato al Torino, l’ultimo in Champions al Marsiglia. Cinque reti in Italia, tre in Europa, otto in totale. In quattro giorni Gonzalo può dare la spinta decisiva al Napoli. Alla sua maniera. Con i gol.
Fonte: Il Mattino.
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