Gonzalo Higuain prezioso più di Diego. E poi di Cavani, Lavezzi, Fonseca, Careca e Savoldi. Più di chiunque altro, a dire il vero: è lui, il Pipita, l’acquisto più caro della storia del Napoli. Il giocatore più pagato a un altro club. Il pezzo da novanta, cioè da 40 milioni di euro: è questo il capitale versato al Real Madrid nell’estate 2013 per averlo. Record societario. Un primato che appartiene a lui e ovviamente ad Aurelio De Laurentiis, un presidente che, a indiscutibili doti imprenditoriali, nei suoi quasi undici anni di Napoli ha investito una valanga dorata per riportare il club in cima. Dato innegabile. Molto spesso trascurato.
LUI E DIEGO. E allora, il Pipita-pepita: 38 milioni di euro più 2 di bonus al Real, e a luglio 2013 arriva il colpaccio galactico. Un gigante, l’attaccante argentino; un campione pagato quanto valgono attualmente i campioni veri del calcio delle follie. Domanda: quanto varrebbe oggi Maradona? Beh, probabilmente non avrebbe prezzo, ma all’epoca il Barcellona chiese e ottenne 13 miliardi e mezzo di lire: una cifra che, secondo una tabella di rivalutazione monetaria storica, tenendo conto di tutte le variabili economiche possibili – e di un margine di errore – oggi sarebbe pari a quasi 19 milioni di euro (18,8). E’ lui, il dio del calcio, il secondo acquisto più pagato della storia azzurra.
CHE COLPI. A seguire, pari merito a 18 milioni di euro: Quagliarella e Inler. Presi entrambi dall’Udinese ma a due anni di distanza (l’attaccante nel 2009, il collega nel 2011). Quinto posto per Cavani, altro affare stratosferico di De Laurentiis: acquistato per 17 milioni di euro nel 2010, il Matador fu poi venduto tre anni dopo al Psg per 64 milioni e mezzo. Plusvalenza da standing ovation, come quella di Lavezzi: preso nel 2007 per 5 milioni e mezzo dal San Lorenzo e rivenduto a 31 milioni nel 2012 al Psg.
IL TIGRE. E’ uruguaiano come Cavani, ma di un’altra epoca, il sesto colpo storico: Fonseca, il Tigre, pagato al Cagliari 16 miliardi di lire nel 1992 (13 più Pusceddu). Una cifra che, convertita, oggi equivarrebbe a 14 milioni di euro. Di strettissima attualità il settimo uomo, Gabbiadini, preso in questa sessione di mercato a 12 milioni e mezzo (divisi tra Juve e Samp); di epoca moderna anche gli ultimi tre colpi della top ten: Cigarini, Vargas e Albiol, acquistati per 12 milioni di euro (rispettivamente dai comproprietari Parma-Atalanta, dall’Universidad de Chile e dal Real Madrid). Fuori dal listone Beppe Savoldi, mister 2 miliardi del 1975, e Careca, pagato 5 miliardi nell’87: oggi, secondo la rivalutazione, varrebbero rispettivamente 9 e 6 milioni di euro. Lontani anni luce da Higuain. E pensare che nel 1952 la gente chiamava Jeppsson, attaccante svedese pagato 105 milioni di lire, il Banco di Napoli.
Fonte: Corriere dello Sport
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