NAPOLI – Tiene ancora tutti sulle spine: il Napoli, i propri tifosi, lo staff tecnico della nazionale argentina. Soltanto sabato pomeriggio si saprà se Gonzalo Higuain potrà essere tra i convocati per la gara con il Livorno. E se non dovesse farcela, salterebbe anche il viaggio a Baires e di conseguenza l’impegno della nazionale albiceleste con il Paraguay, ormai solo una formalità per la qualificazione ai Mondiali in Brasile.
Ma El Pipita, costretto a saltare l’impegno di Champions con l’Arsenal, sta meglio. Molto meglio. Ieri ha ripreso a correre, provando anche a variare ritmo in corsa. Oggi prova anche con il pallone e intensifica il lavoro. Poi sarà il responso della rifinitura a sciogliere ogni riserva. Regna ottimismo nello staff sanitario del Napoli anche se in questi casi la prudenza non è mai troppa. Ci va cauto anche Benitez che trema al pensiero di dover far a meno dell’argentino dopo la sosta e in vista della sfida prima con la Roma e poi in casa dell’Olympique Marsiglia. Pensieroso ma fiducioso, invece, l’attaccante. Da un lato, teme una ricaduta; dall’altro non vorrebbe perdersi la sfida che sancisce l’accesso ufficiale ai Mondiali e che potrebbe trasformarsi in una fiesta tutta sudamericana.
Ad ogni modo, non resta che aspettare altre quarantott’ore. Quella cicatrice al bicipite femorale destro, esito di un infortunio di un anno fa quando indossava la maglia del Real Madrid, è ben visibile alla risonanza magnetica. Nell’ultimo periodo, sotto lo sforzo di tante partite ravvicinate, la cicatrice alla coscia dell’argentino ha provocato qualche fastidio. Affaticamento di routine. Ma nella stessa condizione ci sarebbero anche Albiol, Zuniga e qualche altro. Ecco spiegato il grande turn over applicato da Benitez. Ed è probabile che si ripeta anche con il Livorno. Il Napoli non può rischiare di perdere pedine così importanti. E Gonzalo Higuain lo è più di tutti dal momento che in organico manca una punta con le stesse caratteristiche, capace di dare profondità alla manovra d’attacco e di pungere negli ultimi venti metri. Pandev, che pure a con il Genoa è risultato determinante, non riesce a fare lo stesso lavoro in verticale. Ma il problema muscolare avvertito da Higuain non è così preoccupante come si potrebbe pensare. Rientra nell’ordinaria amministrazione. Le precauzioni nascono appunto dal timore di poterlo perdere per più tempo. Ma in questi giorni la sintonia tra allenatore, calciatore e staff sanitario del Napoli, è molto forte. Anche il presidente De Laurentiis si tiene in costante contatto con l’allenatore e il dottor Alfonso De Nicola. E se da una parte, Higuain spinge per essere disponibile con il Livorno e subito dopo poter partire per l’Argentina; dall’altra, il club ci va con i piedi di piombo, aspettando l’esito del provino di sabato e tenendosi pronto a spedire la documentazione all’Afa e trattenere così il pipita a Napoli per un programma di recupero accurato e definitivo. Già approntato quello relativo ad Albiol, anche lui vittima di un affaticamento e bisognoso di un lavoro specifico. E Benitez e il suo staff hanno potuto verificare che l’equipe sanitaria che lavora per il Napoli è molto avanti in materia di recupero di calciatori afflitti da noie muscolari. Anzi, dipendesse da De Nicola e soci, meglio uno stop di più giorni, piuttosto che rischiare di volta in volta infortuni più seri.
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