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Higuain suona la carica: “Bisogna vincere. Da oggi fino a Natale dobbiamo regalare quattro vittorie ai tifosi”

MILAN & JUVE. Musica, maestri: perché la colonna sonora di quest’inverno (ormai) rigido e malinconico va sostituita in fretta, lasciandosi alle spalle ciò ch’è stato, il Cagliari e l’Empoli, lo Sparta Praga e la Sampdoria e quella vaga sensazione d’essere dinnanzi ad un’eterna incompiuta. «Sì, è vero, Benitez era molto arrabbiato con noi ma stiamo lavorando e vogliamo fare un bel regalo di Natale a tutti…». Ci vuole poco per rialzarsi, per risistemare i conti con il passato (e con il futuro), per restituire emozioni: l’Europa League – e lo Slovan Bratislava – da ossequiare, poi il Milan a San Siro, il Parma al San Paolo e la Supercoppa italiana da giocarsi in quella ch’è la madre di tutte le partite.

MISSIONE DOHA . E’ lì la testa, non soltanto lì sia chiaro, ma è in quell’ora e mezza che dà un senso compiuto al calcio che s’è concentrata (per ora) l’attenzione; è Napoli-Juventus che rapisce, entusiasma, un po’ stordisce: e mentre intorno c’è l’aria di festa – d’un evento promozionale, guarda un po’ con la Dooa, insieme a Maggio e De Guzman – la tentazione del Pipita di lanciarsi su Doha è prepotente. «Si sta meglio quando si vince e noi stiamo lavorando per questo. Siamo molto concentrati, sappiano che c’è bisogno di attenzione, di una preparazione scrupolosa e non ci tiriamo indietro. Siamo consapevoli che è indispensabile migliorarsi e ci alleniamo per questo». E Gonzalo si allena per vincere perché a 27 anni (li compie oggi, auguri) se ne ha sempre più voglia.
OK, RAFA. L’unico analgesico: la vittoria. Tre punti da sommare ai ventuno conquistati nelle ultime undici partite, cinque successi e sei pareggi che non sono bastati per tenere il passo delle «grandi», per restare incollati alla Juventus ed alla Roma, per lasciare il segno nel campionato e soprattutto nell’umore d’una città che deambula tra sensazioni agrodolci. E poi il Cagliari, la Sampdoria e l’Empoli, una serie di erroracci utili solo per per stropicciare la rimonta d’un novembre altrimenti imperioso, nel quale Higuain vuole rituffarsi, perché restino accese le luci della ribalta e si rimuova quella «cappa» insopportabile d’insoddisfazione collettiva. «Ci aspettano una serie di sfide importanti nelle quali possiamo ritrovarci. Ha ragione Benitez quando chiede qualcosa in più: questa è una squadra nella quale ci sono tantissimi giocatori importanti, ognuno dei quali deve fare la sua parte. Ora siamo tutti tesi e concentrati su queste partite che arriveranno e noi siamo intenzionati a fare un gran bel regalo di Natale ai nostri tifosi». Jingle Bells …

Fonte: Corriere dello Sport
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