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Higuain suona la carica: “A Bilbao per vincere, andiamo a guadagnarci la Champions!”

Muchas gracias. E allora, innanzitutto il Pipita. Soltanto il Pipita: un lampo di classe straordinario, il gol del pareggio; un’invenzione da maestro che ha strappato applausi anche ad Antonio Conte, ieri al San Paolo accanto a De Laurentiis per la prima uscita ufficiale da commissario tecnico della Nazionale. E Benitez? Beh, è molto probabile che tra se e sé abbia soprattutto ringraziato il suo attaccante: è per Higuain, che il Napoli non ha complicato oltremodo la qualificazione; è a lui, Gonzalo il genio, che la squadra intera deve gratitudine. E ora, a caccia dell’impresa a Bilbao: «Abbiamo gli strumenti per vincere e qualificarci» .

Che amarezza. Dice poche cose, il Pipita, però sono gli occhi e il viso tirato a raccontarne la notte: tesa, dolce e amara. Sì, il gol meraviglioso, il quinto con la maglia del Napoli in Champions, ha scosso i cinquantamila del San Paolo e per un po’ anche il gruppo, però la soddisfazione personale non può coprire l’amarezza per il risultato e l’ansia del ritorno. «Non ho molta voglia di parlare» . Lo ripete una seconda volta. «Ora voglio soltanto pensare a riposare e a preparare bene la partita di mercoledì» .

Imperativo categorico. Higuain, ovviamente, tiene alla grande Coppa più che mai, e del resto è questa l’unica vetrina del calcio che conta. «Napoli deve avere la Champions. Il Napoli deve giocare la Champions League» . Imperativo categorico. Non vuol sentire ragioni e non ammette altra possibilità: l’incubo dell’eliminazione e del pianto a dirotto della stagione precedente sono un’ombra da scacciare sin da ora. In attesa del San Mames: la cattedrale da brividi. «Sì, ma noi dobbiamo andare lì per vincere: abbiamo i mezzi per poterlo fare» .

Lacrime napoletane. L’orgoglio dell’argentino e poi quello graffiato del napoletano Insigne: ancora sonoramente fischiato, nel momento della sostituzione con Mertens, e ancora stizzito nei confronti del pubblico. Con tanto di maglia sfilata e tirata in panchina, sulle poltroncine vuote, con evidente disappunto. «Lorenzo ha tante pressioni e ci tiene a fare bene a casa sua, però deve anche controllare le emozioni. Mi dispiace per quel gesto» . Rafa lo bacchetta: sia perché è la seconda volta che risponde al pubblico in pochi mesi (la prima con la Lazio in campionato), sia perché la serenità collettiva dovrà essere l’unica condizione in vista della delicatissima trasferta basca. E Benitez ne sfodera un bel po’: «L’Athletic è molto forte, gioca bene e ha grande intensità, però sono fiducioso: all’inizio avremmo potuto segnare due gol, e anche nel finale abbiamo reagito e creato occasioni» . Dopo il capolavoro di Higuain: «Era arrabbiato, si aspettava un risultato diverso: voleva vincere come tutti noi. Vorrà dire che farà ancora meglio al ritorno».

Fonte: Corriere dello Sport
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