REINA 6,5 – Sta in piedi fino alla fine su Lewandowski e lo inibisce. Spruzzata di serenità sul settore, mani ovunque ad afferrare l’aria e a contenere Reus.
MAGGIO 6,5 – Usa il cervello ancor prima che le gambe: avanti, ma con giudizio.
ALBIOL 6 – Una serie di «corpo a corpo» senza indietreggiare: soffre a testa alta.
BRITOS 6 – Gli scappa «Leva», ciabatta per colpa di Higuain, si ingegna e va a chiudere Mkhitaryan.
ZUNIGA 7 – Ha corsa, ispirazione e pure il piedino buono per el pipita. Poi si prende qualche eccesso di confidenza e l’autogol ne è la conseguenza.
BEHRAMI 7 – Si divide tra Bender e Mkhitaryan, governa dal basso, si prende un giallo e però non molla manco un filo d’erba.
INLER 7,5 – Regia sempre lucida, sempre: ha i quaranta metri nel piede, lancia chiunque parta alle spalle dei difensori tedeschi e non sbaglia mai. E’ delizioso.
CALLEJON 6,5 – Rimane ingabbiato dalle esigenze tattiche: è lui che determina la diagonale di destra, è lui che serve per allineare più di ogni altro la metà campo.
HAMSIK 7 – La solita onda anomala, va dove lo porta il cuore e costringe il Borussia a deambulare su di lui. Fa la seconda punta e il guardiano della prima giocata di Sahir.
INSIGNE 8 – Ditegli ch’è vero, che non sta sognando: punizione di rara bellezza, ch’è figlia d’un genietto capace di incantare.
HIGUAIN 7,5 – Si stacca da Schmelzer come solo un centravanti (vero) sa fare e trova l’angolo. Afferra con la punta la palla che manda fuori Weidenfeller e per poco non raddoppia. Sontuoso.
BENITEZ (all.) 7,5 – Encantado, señor. Calcio da ammirare.
BORUSSIA DORTMUD
WEIDENFELLER 4 – La catastrofica uscita che gli costa il rosso è fuori tempo: prima si lascia sorprendere, poi si consegna con scelleratezza.
GROSSKREUTZ 4,5 – Viene compresso da Insigne e lì rimane per quarantacinque minuti: più nero che giallo, più ombra che luce, fino a sparire del tutto.
SUBOTIC 5,5 – Affonda quando Higuain parte, soffrendo rapidità che non è posseduta nel codice genetico.
HUMMELS 5 – Ha dolorini sparsi che si colgono nel disagio dei movimenti, esce tardi, troppo tardi, quando ormai si è stirato.
AUBAMEYANG (dal 45′ pt) 6,5 – E’ un diavolo. Va come il vento, coglie una traversa, non s’arrende.
SCHMELZER 5,5 – Gli viene meno la spinta e lo stacco, gli viene meno ciò che serve e nei momenti giusti. L’uomo sbagliato nei posti sbagliati.
SAHIR 6 – Almeno ha vivacità, ma sono giocate scolastiche, nel complesso d’una manovra appesantita.
BENDER 6,5 – Va dritto lungo la verticale: dategli un pallone e lui cercherà – tenterà – la profondità. Poi scala in difesa, per Hummels, ed è un gran bel vedere.
BLASZCYKOWSKI 5 – Mai pervenuto e la sostituzione, all’espulsione di Weidenfeller, è suggerita dalla impalpabile presenza.
LANGERAK (dal 46′ pt) 6 – Su Insigne non si può nulla, su Mertens e su Pandev limita i danni con due miracoli.
MKHITARYAN 5 – Induce in peccato, perché quando svicola non concede riferimenti e strappargli l’idea è complicato. Poi si defila e non lascia traccia di sé.
REUS 5 – Piccole sfumature di grigio: una punizione, qualche velleità appena-appena qualcosina.
LEVANDOWSKI 5 – Lascia il san Paolo con il fiato sospeso, poi si inginocchia dinnanzi a Reina e lì rimane.
KLOPP (all.) 5 – Sente la serataccia e lo mostra con gestualità eccessiva. Perde prima la testa, poi la partita.
L’arbitro
PROENÇA (Por) 7 – La personalità è straripante: errori zero.
Fonte: Corriere dello Sport
La redazione
F.G.
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