Sarà coincidenza, fatalità o chissà per quali altri motivi ma ci sono calciatori che s’accendono quando incontrano un determinato avversario. E’ il caso di Gonzalo Higuain e la Lazio. Ogni volta che l’argentino affronta i biancocelesti, va a bersaglio. Gli è capitato ben sei volte nella passata stagione: una doppietta all’Olimpico a dicembre del 2013 in campionato; una rete al San Paolo a gennaio del 2014 ai quarti di finale di Coppa Italia; e persino una tripletta a Fuorigrotta ad aprile del 2014 a cinque gare dal termine del torneo. Quattro gol subiti da Berisha, due da Marchetti. Higuain s’infiamma quando incrocia la Lazio. Ed ora schiuma anche rabbia dopo le critiche ricevute per lo scarso apporto offerto contro la Juventus.
ritmo. Eppure Higuain sta viaggiando allo stesso ritmo della passata stagione in quanto a realizzazioni: nove reti, più le tre tra Preliminari di Champions ed Europa League, più la doppietta realizzata a Doha che poi ha consentito di arrivare ai rigori e vincere la Supercoppa Italiana. Ma dal Pipita, il Napoli s’aspetta sempre i colpi risolutori. Proprio a Roma con la Lazio, nello scorso campionato, fu Higuain a scacciare la crisi dopo l’eliminazione dalla Champions, risollevando i suoi dopo tre sconfitte di fila (Juventus, Parma e Borussia Dortmund). Sempre a lui toccò eliminari i biancocelesti dalla Coppa Italia realizzando ad otto minuti dal termine. Ed, infine, la prima tripletta con la maglia azzurra (la seconda al Verona quest’anno) sempre alla Lazio il 13 aprile. Quella domenica il Pipita diede un saggio del suo repertorio appena dopo il vantaggio di Lulic ed il pari con Mertens: rigore trasformato, rete di destro e poi di sinistro all’esterrefatto Berisha. Praticamente terminò quel giorno il suo campionato in quanto dovette fermarsi per affaticamento muscolare anche per non rischiare il Mondiale.
corsa. Ora il Napoli s’aggrappa di nuovo al suo campione per riprendere la corsa verso il terzo posto. Dopo le positive prestazioni in Supercoppa ed a Cesena, il Pipita ha frenato con la Juventus. Non ha brillato come si pensava, fallendo persino la possibile occasione del due a due. E forse avrà patito la scarsa vena di Hamsik e Callejon, suoi abituali assist man. Sta di fatto che l’argentino ha inciso poco o nulla nella sfida con i primi della classe, subendo anche qualche critica di troppo. Ed ora morde il freno per riscattarsi. Magari per confermare il felice avvio del nuovo anno dopo la doppietta a Cesena. E perchè no, tentare anche di migliorare lo score personale nel girone d’andata rispetto allo scorso campionato. Gli manca una rete per arrivare in doppia cifra, scavalcare il compagno Callejon ed avvicinarsi a Tevez.motivi. Non mancano, quindi, le motivazioni al bomber argentino. Ed avere di fronte la Lazio, sua vittima preferita, lo stuzzica non poco. Fuori casa, poi, Higuain quest’anno ha realizzato già quattro gol. Negli spazi sa essere devastante ma spetta anche a Benitez metterlo in condizione di ricevere palloni giocabili. Probabile che gli affianchi Mertens piuttosto che De Guzman. Al Pipita non piace fare da comparsa, soprattutto all’Olimpico dove ha avuto modo di recitare da protagonista anche con la maglia della sua nazionale. E le sfide che valgono tanto come questa con la Lazio lo eccitano in modo particolare.
Fonte: Corriere dello Sport
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