Un gol ogni 109 minuti Cavani, un gol ogni 110 minuti Higuain. Siamo lì. Stessi numeri quelli del Matador al Psg e del Pipita a Napoli. Simile anche il bilancio su dieci presenze. Otto gol di Cavani nel primo anno di Napoli, 6 di Higuain nella prima stagione azzurra. E siamo ancora lì considerando che ora si gioca la Champions League e quattro anni fa l’Europa League.
Il Pipita viaggia in media gol Cavani e rispetta la sua media elevatissima negli anni di Madrid con il Real. L’infortunio muscolare lo ha frenato, uno stop di una ventina di giorni. L’ultima rete in campionato l’aveva segnata al Milan, quattro giorni dopo il gol al Borussia Dortmund in Champions. Un mese all’asciutto, la doppietta al Torino è servita per riprendere la corsa. Venti gol ha pronosticato Benitez per il suo attaccante argentino. Potrebbero bastare per vincere la classifica cannonieri o per poterci andare vicino. L’argentino è anche il rigorista della squadra e questo rappresenta per lui sicuramente un’arma in più. Rigorista perfetto tra l’altro: potenza sul primo tiro, precisione sul secondo, beffato Padelli.
Torna a volare Higuain. Al «Franchi» ci sarà, certamente. Sta ritrovando condizione e convinzioni e gradualmente Benitez sta facendo crescere il suo minutaggio. Una saggia gestione per riportarlo al top atleticamente, l’argentino anche in allenamento sta seguendo una tabella di lavoro specifica del preparatore De Miguel. Rafa ha ritrovato il suo top player in attacco, il campione costato 40 milioni e arrivato dal Real Madrid, l’attaccante preso per sostituire Cavani e chiamato a non far rimpiangere l’uruguiano. E i numeri parlano a suo favore nonostante le gare saltate per infortunio.
Ora altre quattro partite in quindici giorni. Benitez dovrà gestire il Pipita e tutti gli azzurri in questi impegni ravvicinati. Domani la Fiorentina, poi il Catania al San Paolo, mercoledì prossimo il Marsiglia in Champions a Fuorigrotta e poi la chiusura allo Juventus Stadium il 6 novembre contro i bianconeri di Conte. Uno dei primi momenti decivisi della stagione, Higuain può essere l’uomo chiave, quello che può dare la spinta agli azzurri sia nella lotta scudetto che in Champions League.
Il Pipita nuvo idolo, il grande abbraccio del San Paolo dopo la doppietta al Torino. L’esultanza prolungata e i gol dedicati ai tifosi. Grande entusiasmo anche ieri pomeriggio per Higuain al Vulcano Buono di Nola. Centinaia di tifosi ieri hanno accolto il Pipita, ospite del negozio ”Brandstudio”, come testimonial del marchio Dooa dei fratelli Sorbino. Il Pipita uomo-immagine dell’azienda, raccoglie anche in questo l’eredità di Cavani. Ma soprattutto raccoglie la sua eredità di superbomber. Con ottimi risultati.
Fonte: Il Mattino
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