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Higuain dà ragione a Lavezzi: “Aveva ragione: il calcio qui si vive in maniera speciale””

La testa è al Milan «E’ una grande squadra, ma noi stiamo lavorando per vincere là...»

NAPOLI – Neanche a Madrid era apparso così felice come l’altra notte. Gonzalo Higuain si è sentito finalmente protagonista assoluto in una notte di Champions. Ha sollevato in aria Lorenzo Insigne dopo il raddoppio. E’ corso ad abbracciare tutti gli altri compagni a fine gara. Ha stretto la mano a Benitez. E infine ha voluto salutare la folla del San Paolo. Quella folla che l’aveva già emozionato al momento dell’inno della Champions, urlato da sessantamila voci a squarciagola. Pare che abbia sussurrato qualcosa (« mamma mia »?), durante quel boato. E lo stesso boato ha sentito poi al momento di quella deviazione aerea simile ad una pennellata di un artista. Per Higuain, la prima notte di Champions con la maglia del Napoli non poteva risultare più incandescente: un gol, la rivincita sul Borussia che aveva eliminato il Real nella scorsa edizione, l’abbraccio dei sessantamila del San Paolo entusiasti delle sue giocate e del modo di prestarsi al servizio del collettivo. « Sono felice – ha detto ai microfoni di Sky – La verità è che si lavora meglio il giorno dopo una vittoria. Sono molto contento per questo successo ».
Terza prestazione da incorniciare per lui e terza rete consecutiva: una al Chievo Verona, un’altra all’Atalanta, la terza al Borussia. El Pipita sogna il poker adesso. « Abbiamo superato un grande avversario in Champions – ha aggiunto – e ora ci aspetta un’altra grande che è il Milan. Vedremo cosa accadrà. L’importante è lavorare bene, migliorare sempre ed ottenere buoni risultati ».
Higuain non si meraviglia più di tanto del filotto di vittorie tra campionato e Champions: « No, per me non è una sorpresa. Il Napoli era una squadra già forte che si è impegnata tanto negli anni scorsi ed ora con un allenatore bravo qual è Benitez credo che possa fare anche meglio ». E già si sprecano i raffronti con il suo predecessore che al Psg è costato circa venti milioni di euro in più. A Napoli c’è già chi sottolinea la bravura tecnica e l’intelligenza tattica di Higuain rispetto alla prolificità, seppure riconosciuta, di Cavani. E ovviamente va ad ingrossarsi il partito dei pro-Higuain.

IL MILAN – Intanto incombe un altro impegno non da poco, far visita al Milan nel posticipo di domenica. E non è la prima volta che si presenta a San Siro al cospetto dei rossoneri. Gli era capitato due volte con il Real Madrid in Champions ed entrambe è terminata in parità: a novembre del 2009 (1-1) e nello stesso mese dell’anno dopo (2-2) laddove Higuain mise a segno il primo gol. Non troverà l’ex compagno del Real, Kakà, sull’altra sponda: « Ma il Milan è da tanti anni una grande d’Europa, è la seconda squadra che ha vinto più volte la Champions. Ma noi stiamo lavorando per cercare di vincere anche a San Siro », ha sottolineato, dimostrando quanto forte sia l’autostima all’interno dello spogliatoio partenopeo.

Ieri l’argentino ha ricevuto i complimenti degli ex del Real: « Sì, ho ricevuto diversi messaggi dagli amici che ho in Spagna ». E ha messo sullo stesso piano Mourinho e Benitez, due tecnici che lo hanno allenato anche se con leggera preferenza per il secondo: « Si tratta di due vincenti e ho avuto la fortuna di essere allenato da entrambi. Con Benitez mi trovo bene, si è stabilita molta sintonia con lui ». E ha voluto mandare anche un saluto ai tifosi del Real:« Fa piacere che si siano affezionati a me dopo sette anni che sono stato lì, ma ora sono del Napoli e i miei tifosi sono questi. Ho sentito il loro calore fin dal primo momento. Aveva ragione Lavezzi: come si vive il calcio a Napoli, non lo si vive da nessuna parte ». E per concludere, un accenno a Maradona di cui vorrebbe seguire le orme in maglia azzurra: « L’ho sentito e ho parlato con lui. E’ contento che io sia qui e io contento che lui pensi questo ».

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Corriere dello Sport

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