Higuain parla a Olè del suo 2014: “Sono nella squadra giusta per vincere. Mondiale? Un sogno”

Higuain corre, contrasta, lotta, segna. Sveglio e attivo nelle minipartitine a pressione. Rientrato dall’Argentina, puntualissimo in campo per l’allenamento pomeridiano. Voglia di gol e di ripartire forte, ancora più forte del 2013. Nove gol in campionato, quattro in Champions, tredici nei primi quattro mesi di Napoli. Tanti, tenendo contro anche dello stop per infortunio muscolare che l’ha costretto a saltare un paio di partite chiave. Solo Pepito Rossi ha fatto meglio, quindici reti, tra campionato ed Europa League. Europa League che Higuain giocherà da febbraio con il Napoli, il Pipita quindi avrà la possibilità di migliorare il numero di gol e di essere ancora più protagonista nell’anno che porterà ai Mondiali in Brasile.
Higuain sempre più stregato da Napoli e dal Napoli. Lo ha confermato in un’intervista a Olè, quotidiano argentino. «Napoli è una citta intensa, viene prima il calcio e poi tutto il resto. Per me, che amo questo sport, è un posto bellissimo perchè i napoletani vivono per questo, nel bene e nel male. Mi hanno mostrato immediatamente grande amore e questo mi fa sentire a mio agio. La vita sociale è più complicata perché non hai la facilità di spostarti tranquillamente come in altre città, ma Napoli ti dà altre cose, l’amore dei tifosi. I napoletani sono appassionati fino all’estremo e questo lo adoro». Stregato da Benitez e dal progetto Napoli. Il Pipita lo conferma per l’ennesima volta. «Mi ha convinto subito Benitez e il progetto del club. Questo mi motiva ad aiutare la squadra a crescere, a scrivere la storia. Sappiamo che è difficile, ma è una bella sfida». Tanti gol con il Napoli, la speranza di poter vincere qualcosa e la possibilità d’inserirsi fino in fondo nella lotta per il titolo dei bomber. Quattro mesi da vivere tutti di un fiato, poi il Mondiale in Brasile e il grande sogno di alzare la coppa con l’Argentina. «La Coppa è desiderata da tutti. Vincerla sarebbe il sogno perfetto e ancora di più in Brasile. Ma non possiamo pensare di vincere il mondiale senza aver neanche giocato la prima partita».
Il Mondiale, l’Argentina, Maradona. Il collegamento con Diego è automatico, Diego che lo schierò titolare nella sua Argentina ai Mondiali del 2010 in Sudafrica. «Sarà presente a Napoli per tutta la vita perchè non è mai andato via dal cuore dei napoletani. Ha fatto molto per questa squadra e a Napoli lo ameranno per sempre. Non dimenticherò mai che fu il tecnico a portarmi al Mondiale e gli sarò eternamente grato. Avevo solo 22 anni e mi convocò dopo solo due partite di qualificazione facendomi realizzare il mio sogno».
Il Mondiale è ancora lontano, quattro mesi sono tanti, l’obiettivo nell’immediato è fare bene con il Napoli, segnare tanti gol, prima sfida quella alla Samp nel giorno della Befana. Esame duro, come tutti quelli del campionato italiano. «In Italia nella maggior parte delle partite trovi squadre che difendono in cinque ed è più complesso attaccare e cercare spazi rispetto alla Spagna dove si trovavano più facilmente. Questa esperienza permetterà di migliorarmi come giocatore e anche questa situazione ha influito sulla scelta di giocare a Napoli». Quaranta milioni, il grande colpo del mercato estivo di De Laurentiis: il Pipita scelto per sostituire Cavani: «Avevo parlato con il Pocho Lavezzi e Campagnaro. I napoletani sono simili a noi come persone». Dopo la settimana di break per la sosta natalizia Higuain è tornato più carico di prima. Voglia di gol, i primi segnati in allenamento. Il Pipita c’è, più determinato che mai. Un campione dal cuore grande l’argentino. «Quando con i compagni andiamo a portare regali ai bambini negli ospedali, sembra che stanno guardando Dio. Questo mi cambia la vita, è un momento che rende felici tutti: loro e me».

Fonte: Il Mattino.

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