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Higuain: “Mi prendo lo scudetto! Napoli vinciamo insieme”

Ho giocato con Messi e Ronaldo La speranza è che anche questo club abbia campioni così

NAPOLI – Ed è arrivato anche il giorno della presentazione ufficiale alla stampa di Gonzalo Higuaìn, «el Pipita», il bomber strappato al Real Madrid grazie ad una mega-offerta (40 milioni di euro) e che va a prendere il posto di Edinson Cavani, l’attaccante che trascinato il Napoli a suon di gol negli ultimi tre anni, centoquattro. L’argentino si è sottoposto al fuoco di fila delle domande dei cronisti, tra cui alcuni stranieri, con disinvoltura ed autorevolezza. Mai un filo di imbarazzo nelle risposte, neanche quando gli hanno chiesto di Maradona. Higuain ha dimostrato di sapere il fatto suo e di coltivare grandi ambizioni, a cominciare dalla possibilità di afferrare lo scudetto.
Higuain, che tipo di scelta è stata per lei passare dal Real Madrid al Napoli?«Si è trattata di una decisione meditata, presa dopo aver riflettuto abbastanza. Ha influito anche il fatto che a Napoli avrei trovato dei compagni che erano con me al Real Madrid. E poi la presenza di un allenatore quale Benitez, nonchè l’esposizione del progetto da parte della società. Mi è stato detto che si tratta di una sfida e che si vogliono fare grandi cose».
Lo sa che prenderà il posto di Cavani e le toccherà non farlo rimpiangere?  «Tutti sanno i motivi per cui sono arrivato a Napoli. Ma tutti hanno fiducia in me e penso che l’aspirazione sia quella di avere una squadra in continua crescita. Non so se riuscirò a fare più o meno gol di Cavani ma di sicuro darò il massimo».
Lo scorso campionato, il Napoli si è classificato secondo alle spalle della Juventus. Ora i tifosi sognano lo scudetto. Sarà possibile secondo lei? «Questa è anche la nostra idea. Sogneremo questo titolo e sono stato ingaggiato per lottare per quell’obiettivo. Spero che quest’anno potremo lottare per vincere lo scudetto che da molti anni non viene vinto dal Napoli. Vorremmo dare questa gioia ai nostri tifosi».

In Italia ci sono stati sempre dei grandi bomber, ritiene di poter competere anche per la classifica cannonieri? «E’ vero, qui ci sono stati degli attaccanti forti ma anche in Spagna ce n’erano. Balotelli è un grande calciatore ma per quanto riguarda la classifica dei cannonieri dipenderà da tutta la squadra, mai dal singolo elemento. Se tutta la squadra gira, anche l’attaccante riesce a fare tanti gol. E la squadra c’è, ha una struttura forte e posso solo essere grato per la fiducia concessami». 

Napoli è stata la patria di Maradona che è stato anche il ct che l’ha lanciato in Nazionale, pensa di ricevere lo stesso calore? «Tutti i napoletani mi parlano sempre di Diego. Ho sentito un un forte affetto della gente fin dal mio arrivo all’aeroporto di Roma. Sono tifosi molto affettuosi ed estroversi, me ne sono reso conto anche al San Paolo per l’amichevole con il Galatasaray. Sono grato alla società che mi ha portato a Napoli ed ai miei compagni che mi saranno vicini in questa avventura». 
Oltre allo scudetto, ha altri obiettivi? «La mia aspirazione è che il Napoli arrivi più in alto possibile. C’è un grande tecnico, grandi giocatori e dobbiamo combattere su tutti i fronti». 

E’ prevista un’amichevole a Roma tra nazionali in onore del Papa. Immaginiamo vorrà conoscerlo di persona. «E’ bello per noi argentini avere un Papa simile. In occasione dell’amichevole con l’Italia avrò l’onore di conoscerlo. E’ proprio grazie alla sua elezione in Vaticano che si farà quest’amichevole».

Le è stato promesso il posto di titolare? «Abbiamo un grande tecnico, mi ha chiesto di venire a Napoli e sono molto felice di essere qui. Magari riesco a dimostrare ciò che voglio fare, coi gol». 
Che spogliatoio ha trovato? «Ottimo. Un gruppo fantastico. Per diventare amici non ci vorrà molto tempo. Ci sono già altri spagnoli e poi anche Zuniga ed Armero che trasmettono allegria. Io ho giocato con grandi calciatori quali Messi e Ronaldo e se Dio vuole, se sarà possibile, anche a Napoli incontrerò gente importante. Faremo in modo di diventare una squadra forte in tutti i sensi».

Sarà una sfida a distanza con Tevez che è passato alla Juve? «No, nessuna sfida, io sto qui perchè l’ho scelto insieme con la mia famiglia. E’ una scommessa per me giocare a Napoli. Appartengo a questo club e darò tutto per aiutare i compagni a vincere». 


Che idea aveva del Napoli? «Ho sempre avuto una buona impressione del Napoli. Vidi gli azzurri contro il Chelsea in Champions ed ho sempre pensato che si trattasse di una squadra da tenere in conto per il futuro. Poi ho parlato con tanti amici argentini (Lavezzi, in particolare) e mi hanno spiegato cos’è l’affetto dei napoletani. Coinvolgente». 
Lei prenderà la maglia numero 9 ma come e dove le piace giocare sul piano tattico? «Da anni gioco al centro dell’attacco. Far gol è il mio mestiere ma anche quello di creare assist per i compagni. Sono arrivato per fare gol e farli fare».

 

La Redazione

G.D.

Fonte: Corriere dello Sport

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