Dovranno ritrovrarsi soprattutto loro, gli specialisti del gol. Dove sono finiti i bomber che un campionato fa conquistarono l’etichetta di attacco atomico? Tutti all’asciutto per ora, ad eccezione di Callejon che pur avendo realizzato due gol (uno al Genoa ed un altro al Palermo) neanche ha brillato. Gli altri quattro, invece, chi per un motivo, chi per un altro, sono rimasti a guardare. Higuain, il supercannoniere (24 reti complessive) , s’è fatto vivo solo in ambito europeo: un gol all’Athletic Bilbao, un altro allo Sparta Praga. Idem Mertens, anch’egli a bersaglio, e con una doppietta, contro i ceki. Pure Hamsik si è sbloccato solo nei Preliminari di Champions. Insigne, infine, è a zero. Resta innegabile che anche il reparto avanzato del Napoli si sia smarrito. Ma è altrettanto vero che una batteria di fucilieri simili poche formazioni se la possono permettere. Singolarmente le punte a disposizione di Benitez, inserendovi anche Hamsik, sono in grado tutte di arrivare in doppia cifra. E lo scorso campionato ben tre di loro superarono quota 10: Higuain (17), Callejon (15), Mertens (11). Ora se persiste il loro digiuno, un problema ci sarà. Discorso a parte, invece, per Hamsik ed Insigne. Un anno fa, si presentarono poco all’appuntamento con il gol (7 lo slovacco, a lungo fermo per infortunio; 3 Insigne). Entrambi erano attesi al riscatto proprio in questo torneo ma nessuno dei due è riuscito ad avere fortuna.
QUESTIONE DI TESTA. Per qualcuno si è trattato di un problema prettamente psicologico. Poco sereni, ad esempio, sia Callejon che Insigne. Lo spagnolo, attirato da sirene di mercato provenienti dalla Spagna (lo cercava con insistenza l’Atletico Madrid), aveva provato a divincolarsi o a strappare un adeguamento di contratto alla luce delle venti reti siglate l’anno prima. Di fronte al «no» del Napoli e all’intervento deciso di Benitez, Callejon ha smarrito stimoli e mira sotto porta. Soltanto ora sembra voler ritornare ai suoi livelli, sia sul piano atletico che realizzativo. Insigne, invece, ha perso la serenità quando è stato preso di mira da una parte della tifoseria reagito platealmente sul campo sotto gli occhi di tutti. Per un attimo si pensò anche ad una separazione forzata ma anche in questo caso intervenne Benitez ricomponendo il tutto. Nel frattempo, Lorenzinho ha dovuto riacquistare morale e scendere in campo con il timore che da un momento all’altro qualcuno potesse fischiarlo di nuovo anche a casa propria.
SCORIE DA ELIMINAZIONE. Il mancato ingresso in Champions League, poi, ha inciso sempre sotto il profilo psicologico in Higuain, Mertens e lo stesso Hamsik. Il Pipita, già tornato demoralizzato dal Mondiale, ha dovuto ingoiare la seconda amarezza: l’eliminazione per mano dell’Athletic Bilbao ai preliminari di Champions, la competizione a cui teneva di più. Stesso discorso per Mertens ed Hamsik anche se il belga è riuscito a dare segnali di risveglio con lo Sparta Praga. Per lo slovacco, la mazzata di Bilbao ha reso ancora più complicata la disperata ricerca del gol.
Fonte: Corriere dello Sport
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