Non si è mai fermato a marzo, sempre in campo tra campionato e Europa League. E difficilmente si fermerà stasera a Catania anche se Benitez ci penserà fino all’ultimo: quello del Pipita è il dubbio della vigilia. Higuain stakanovista e insostituibile, di partite ne ha giocate davvero tante. Tutte. Fermarlo potrebbe essere una precauzione, visto che domenica ci sarà un altro big match attesissimo, quello contro la Juventus al San Paolo. Però è anche vero che poi si giocherà una sola volta alla settimana e fondamentale è anche il parere del giocatore: Higuain non vorrebbe mai fermarsi perchè è un combattente e tra l’altro insegue il gol dopo le chances fallite contro Porto e Fiorentina. L’argentino che fu decisivo nell’ultima trasferta, quella vinta a Torino con un suo guizzo all’ultimo minuto.
Il Pipita vero leader, uomo squadra. Domenica sera contro la Fiorentina è stato sostituito nel finale da Benitez e mentre rientrava in panchina si è arrabbiato. Le ultime delusioni sono state forti: il Napoli fuori dall’Europa League e lontano dal secondo posto. Il Pipita vuole tornare a segnare ed essere nuovamente decisivo per riprendere la corsa verso il titolo dei bomber. E soprattutto vuole rilanciare il Napoli in un momento sicuramente particolare. Ecco perchè vorrebbe esserci, Rafa prenderà oggi l’ultima decisione, come sempre nell’immediata vigilia. Se decidesse di fermarlo toccherebbe a Pandev da prima punta, quella di Zapata resta un opzione da partita in corso.
Ventidue gol tra tutte le competizioni, dieci assist e tante giocate decisive: a Catania ha segnato domenica sera Tevez, l’argentino della Juventus, rivale per un posto nell’Argentina ai Mondiali in Brasile. Match non semplice stasera, i siciliani si giocano il tutto per tutto e il Napoli è chiamato a reagire dopo le ultime frenate. Napoli che nel girone di ritorno non sta mantenendo lo stesso ritmo dell’andata. Tante partite per gli azzurri, tante partite per Higuain, al quarto posto per numeri di minuti giocati (3127) alle spalle di Callejon, Albiol e Inler. Numeri importanti per questo primo anno di Napoli, insostituibile, anche se la stanchezza può farsi sentire pure in un campione come lui. Il nervosismo subito dopo il cambio contro la Fiorentina, la voglia di giocare sempre di vincere sempre. Le ultime nove partite di campionato e la finale di coppa Italia, un finale di stagione da vivere tutto di un fiato. E poi il grande appuntamento del Mondiale. Da vivere da protagonista.
Fonte: Il Mattino
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