Ricapitoliamo: perché il riassunto delle puntate precedenti (e ora pure di quelle successive), dà il via alla telenovela di un’estate arroventata. Qui Napoli, a voi Barcellona: ed è un intreccio di versioni, di frasi (non dette) e di correnti di pensiero, d’un pizzico di Pipita lasciato spruzzare mentre intorno è ancora il nulla. Si scrive Higuain e si rilegge poi ognuno a modo proprio, perché mentre l’alba d’un nuovo giorno è appenata spuntata e dal Brasile giunge l’eco della confessione di Messi ( «mi piacerebbe avere Gonzalo con me al Barça») è un fiorir di tesi e poi anche d’ipotesi. E’ un romanzone composto a più mani, nel quale il Napoli s’infila con l’autorevolezza di vuol capire cosa stia realmente accadendo, non avendo ricevuto né sollecitazioni, né offerte, né tentativi, né messaggi subliminali o diretti: e il contatto diretto – con il ritiro dell’Argentina – concede certezze e dispensa la serenità che invece viene squassata dal web. La sintesi dell’Higuain-pensiero è rassicurante e nel momento in cui s’analizza ciò ch’è accaduto, si riascoltano le interviste rilasciate sull’argomento Barça e si si procede per diradare le nubi che su Castelvolturno passeggiano per un istante al Napoli basta ciò: il resto è realtà virtuale, dispensata dalla Spagna, dai titoloni che sommergono Internet, ma il clic d’azzurro dipinto serve per abbassare la saracinesca. «Non si vende», per starsene inchiodati sulle posizioni di sempre, quelle emerse a caldo, quando è esplosa la bomba d’aria, lasciata deflagare con la smentita attraverso due righe due: «Le voci su una cessione di Higuain al Barcellona sono prive di ogni fondamento».
RUMORS. E però poi diviene una giornata campale, un giro del Mondo che nasce da Barcellona, attraversa Napoli e poi atterra in Brasile; è un tornado d’informazioni – di supposizioni – «55 milioni offerti dal Barça» che sembrano danzare nell’aria o sulle rotte della fantasia, perché intanto da Castelvolturno fanno spallucce, restano avvinghiati alle proprie certezze sull’incedibilità di un attaccante voluto a tutti i costi nell’estate del 2013 e mai messo in discussione da alcun tipo di sollecitazione altrui, men che meno da una richiesta ufficiale o anche da una sola soffiatina laterale da parte di qualcuno che appartenga al variegato mondo del calcio.
MISTERI. E quelli non mancano mai: alle diciassette italiane, si scopre che Higuain sta(rebbe) per parlare in conferenza stampa: c’è Argentina-Iran all’orizzonte. E magari è la cautela a suggerire di lasciar perdere, per non ritrovarsi in un polverone mediatico, a cancellare l’appuntamento con gli inviati al seguito, che certo si tufferebbero sull’argomento . La linea a Barcellona, dove accerchiato dai cronisti c’è Josep Bertomeu, numero d’una società ch’è «mes que un club». E la domanda che incalza spontanea riguarda el Pipita: «Vero che vi interessa» . I sorrisi di Bertomeu non somigliano a smentite, semmai l’esatto contrario; però c’è quel comunicato sul sito del Napoli che ha ancora un valore, eccome: « Le voci su una cessione di Higuain al Barcellona sono prive di ogni fondamento» .
Fonte: Corriere dello Sport
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