Di corsa. Di corsa ma con il fiato ancora (un po’) sospeso verso la Roma: perché senza di lui, senza Gonzalo Higuain, il Napoli perderebbe per la terza volta consecutiva il suo attaccante più pericoloso e Rafa non potrebbe mettere in campo la formula H2. E’ proprio una questione di chimica. Oltre che di tattica.
IL PROGRAMMA – E allora, la tabella degli elementi azzurri. E poi quella personalizzata: un programma di lavoro che il Pipita ha svolto a Madrid, nel corso del weekend libero concesso da Benitez, e che ieri ha continuato a seguire anche a Napoli, alla ripresa degli allenamenti, in vista del Superclasico del Sud. Lui, che di grandi classiche argentine s’è nutrito da tifoso e in campo, e sempre con la maglia del River sulla pelle, all’Olimpico non mancherebbe mai, per nulla al mondo, soprattutto perché il profumo di scudetto comincerà a essere inebriante, però il dubbio non è ancora sfumato del tutto.
GUARITO – Cautela. Sì, fiducia ma anche una certa cautela in merito alla sua presenza in campo con la Roma: anche se dal punto di vista clinico il quadro è decisamente confortante e gli esami strumentali tutti negativi, l’infiammazione ai flessori della coscia destra, a tratti, lo frena ancora. Lo condiziona: maledetta cicatrice e maledetti ricordi dell’infortunio – non proprio banale – rimediato nella stagione precedente a Madrid.
IN GRUPPO – Ieri, comunque, Higuain s’è allenato insieme con il gruppo, sostenendo quasi l’intero programma dei compagni e sfoderando anche un bel po’ di sorrisi. Nel fine settimana spagnolo, dicevamo, s’è messo sotto sia con i massaggi, insieme con un fisioterapista del Real, suo amico, sia con il programma di lavoro atletico studiato ad hoc per lui dallo staff medico azzurro e dal prof, Paco De Miguel, e dunque a Napoli è tornato carico e volitivo: per cancellare gli ultimi dubbi relativi alla sua presenza in campo, però, bisognerà attendere gli allenamenti di oggi e domani. Quando dovrà forzare e dare risposte concrete a Rafa.
LA CONDIZIONE – Sì, considerando che la sua ultima apparizione risale alla mezzora finale della partita di Marassi con il Genoa del 28 settembre, è ovvio che la condizione atletica non può essere al top. E allora, parola al tecnico. Parola a Benitez: se Higuain dimostrerà l’incisività di sempre, allora la notte di Roma e l’assalto alla vetta della classifica saranno sue, altrimenti spazio ancora a Pandev, rientrato in anticipo dalla Macedonia, nel ruolo di punta-boa. I giorni di fuoco sono dietro l’angolo. La vigilia è pronta a entrare nel vivo. A bruciare: ed è questa l’unica infiammazione gradita. Parola di Pipita.
Fonte: Corriere dello Sport.
La Redazione.
D.G.
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