Un altro presidente di origini irpine. Dopo Enrico Preziosi ecco Daniel Angelici, da due anni numero uno del Boca Juniors. In questi giorni è a Sant’Angelo dei Lombardi, paese di sua madre, per il matrimonio di un amico. «Rivedo amici e parenti. E ho già incontrato Papa Francesco. Sono in Europa anche per lavoro – spiega -. Andrò a vedere le partite più importanti e mi confronterò con manager, presidenti e giocatori». Disponibilissimo e sorridente. Quarantanove anni, è imprenditore del gioco. Possiede casinò, sale bingo e ristoranti. E anche una scuderia. Si ferma al Comune per regalare maglia e gagliardetto al sindaco Rosanna Repole. La favorita per lo scudetto? «Il Napoli si è rinforzato, gioca un calcio bellissimo. E poi ha un campione come Gonzalo Higuain. Può farcela. Ma ho visto anche le partite della Roma. La squadra mi ha impressionato molto e può tranquillamente vincere il titolo». Naturalmente i conti si fanno anche con un’altra Signora. «La Juve? C’è un top player come Tevez, sarà una bella sfida». Il calcio italiano in chiave europea. «Per la Champions la vedo dura. Sarà comunque una competizione appassionante. In generale mi piace molto la filosofia dei club inglesi e dei londinesi in particolare. Le italiane hanno meno soldi e partono svantaggiate, però se penso a Napoli e Roma credo che il livello medio si sia alzato rispetto agli altri anni». C’è un filo che lega Boca e Napoli. Un nome su tutti, quasi superfluo ricordarlo, è quello di Diego Armando Maradona. Ora però i napoletani hanno un nuovo idolo. Meglio Higuain o Cavani? Angelici non ci pensa nemmeno un secondo. «Higuain. È argentino ed è un amico – sorride –. A parte gli scherzi, lui ha caratteristiche diverse dall’uruguaiano. Ma in area è micidiale, meglio di Cavani». Angelici lascerà l’Irpinia oggi. Lo attendono altre tappe. In terra spagnola per assistere al derby madrileno. Poi Londra, sfida di Champions League Arsenal-Napoli. A ottobre ritornerà a Buenos Aires per vedere l’altro derby. Quello più importante per il presidente dei gialloblù: Boca Juniors contro River Plate. Scontro tra rivali storici. Roba seria. Angelici quando ne parla è già teso: «È la partita delle partite». Poi la promessa. «Magari ci rivediamo qui a Sant’Angelo dei Lombardi con un campione, per una manifestazione sociale con i bambini. Sarebbe bello, è quello che facciamo spesso a Buenos Aires per i più piccoli». Ci pensa qualche secondo. «Tevez? No Tevez no, Torino è troppo lontana. Ma Napoli non lo è. Posso parlarne col presidente e con il mio amico Higuain, che incontrerò a Londra».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
S.D.
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