Dedicato a Lorenzo Insigne il gol con cui Higuain decide lo spareggio per il terzo posto con la Lazio all’Olimpico (1-0) che vale il sorpasso del Napoli, ora a -8 dal secondo posto della Roma. Il mostruoso possesso-palla della Lazio produce una traversa di Parolo e una palla-gol sprecata da Cavanda davanti a Rafael. Pareggio sfumato.
E’ mancata alla Lazio la brillantezza e l’ispirazione, assente Mauri con Anderson e De Vrij. Il Napoli con una partita di grande sacrificio porta a casa la quinta vittoria esterna. La Lazio non perdeva in casa dal 22 novembre (il 3-0 della Juve). Di fronte ai monotoni assalti della Lazio il Napoli ha concesso quasi nulla con uno strepitoso Albiol e un magnifico Koulibaly sulla linea difensiva.
Gli esterni d’attacco, Callejon e Mertens, si sono sacrificati nei raddoppi difensivi su Keita e Candreva dando sostegno a Maggio e Strinic. E’ andato bene il debutto del mancino croato che su Candreva ha avuto un compito duro, ma se l’è cavata con grande attenzione e sicurezza.
Il gol di Higuain, che ha sfiorato il raddoppio in altre due occasioni, è stato protetto dalla superba organizzazione difensiva del Napoli. David Lopez e Gargano sono stati fantastici a centrocampo. Il Napoli ha tenuto anche nella ripresa quando Pioli, per rimontare, ha rischiato un 4-2-4.
I quattro attaccanti laziali non hanno avuto una sola occasione per segnare. Non ci sono state indecisioni nelle retrovie azzurre e l’organizzazione difensiva è stato il tosto piedistallo sul quale il Napoli ha costruito la vittoria.
Anche contro la Juventus al San Paolo il Napoli aveva impostato una partita di contenimento, ma gli erano mancati Higuain e Hamsik per colpire in contropiede. Stavolta, un fantastico Higuain ha esaltato il match difensivo del Napoli.
Non c’era Hamsik all’inizio. C’era De Guzman che andava a spegnere le iniziative di Ledesma, regista arretrato nel 4-1-4-1 iniziale della Lazio. Ma soprattutto Gargano e David Lopez erano sempre addosso a Parolo e Biglia.
Il Napoli recuperava palla in continuazione ritraendosi nella sua metà campo, lasciando che avanzassero i centrali della difesa laziale, Radu e Cana. Ma, poi, come la Lazio allargava il gioco sulle corsie, puntando su Candreva e Keita, la squadra azzurra era rapida e attenta a chiudere le fasce. Cavanda e Keita, a sinistra, hanno martellato in continuazione, ma inutilmente. Basta e Candreva a destra difficilmente hanno avuto via libera. Sul gioco alto, poi, non una sola palla veniva concessa a Djordjevic e, nella ripresa, a Klose.
E’ stato il trionfo della capacità difensiva del Napoli, spesso sotto accusa. Stavolta neanche un errore e Rafael ha dovuto compiere interventi normali. Il Napoli ha rischiato nulla. Le assenze hanno pesato nella Lazio.
Gli esterni d’attacco, Callejon e Mertens, si sono sacrificati nei raddoppi difensivi su Keita e Candreva dando sostegno a Maggio e Strinic. E’ andato bene il debutto del mancino croato che su Candreva ha avuto un compito duro, ma se l’è cavata con grande attenzione e sicurezza.
Il gol di Higuain, che ha sfiorato il raddoppio in altre due occasioni, è stato protetto dalla superba organizzazione difensiva del Napoli. David Lopez e Gargano sono stati fantastici a centrocampo. Il Napoli ha tenuto anche nella ripresa quando Pioli, per rimontare, ha rischiato un 4-2-4.
I quattro attaccanti laziali non hanno avuto una sola occasione per segnare. Non ci sono state indecisioni nelle retrovie azzurre e l’organizzazione difensiva è stato il tosto piedistallo sul quale il Napoli ha costruito la vittoria.
Anche contro la Juventus al San Paolo il Napoli aveva impostato una partita di contenimento, ma gli erano mancati Higuain e Hamsik per colpire in contropiede. Stavolta, un fantastico Higuain ha esaltato il match difensivo del Napoli.
Non c’era Hamsik all’inizio. C’era De Guzman che andava a spegnere le iniziative di Ledesma, regista arretrato nel 4-1-4-1 iniziale della Lazio. Ma soprattutto Gargano e David Lopez erano sempre addosso a Parolo e Biglia.
Il Napoli recuperava palla in continuazione ritraendosi nella sua metà campo, lasciando che avanzassero i centrali della difesa laziale, Radu e Cana. Ma, poi, come la Lazio allargava il gioco sulle corsie, puntando su Candreva e Keita, la squadra azzurra era rapida e attenta a chiudere le fasce. Cavanda e Keita, a sinistra, hanno martellato in continuazione, ma inutilmente. Basta e Candreva a destra difficilmente hanno avuto via libera. Sul gioco alto, poi, non una sola palla veniva concessa a Djordjevic e, nella ripresa, a Klose.
E’ stato il trionfo della capacità difensiva del Napoli, spesso sotto accusa. Stavolta neanche un errore e Rafael ha dovuto compiere interventi normali. Il Napoli ha rischiato nulla. Le assenze hanno pesato nella Lazio.
Fonte: Mimmo Carratelli per Il Corriere dello Sport
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