Madrid. Si prepara a lasciare la Casa Blanca dopo sette stagioni e un bel gruzzolo di gol, gli ultimi due nel primo incontro di pre-stagione del Madrid di Ancelotti. «Me ne vado contento, i tifosi hanno “coreado” il mio nome al Bernabeu», commentava Gonzalo Higuain. Una decisione “dura e meditata a lungo”, presa alla sua maniera, “con tranquillità”. «Non è stata facile, dopo sette anni a Madrid, ma voglio nuove sfide. Non mi hanno mai regalato nulla e ho dovuto lottare a morte. Mi pagarono 12 milioni, ora riceveranno di più».
Un “chico encantador”, umile, intelligente e “guapo”, come lo descrive la stampa argentina, sempre disposta ad alimentare la sua leggenda di sciupafemmine, attribuendogli flirt con star o aspiranti tali, protagoniste di telenovelas per lo più in cerca di pubblicità. Ma, soprattutto, Gonzalo è un ragazzo discreto e geloso della sua privacy.
Nato ventisette anni fa a Brest, in Francia, e naturalizzato argentino, Gonzalo Gerardo Higuain proviene da una stirpe di calciatori, a cominciare dal padre, Jorge Nicolas, marcatore centrale del Chicago, San Lorenzo, Boca e River, “El Pipa”. «Il buono di essere figlio di Higuain è che avevo la possibilità di migliorarlo», si scherniva ridendo l’attaccante in una recente intervista a una tv di Buenos Aires. «Quando abbiamo cominciato eravamo figli di Higuain, però per fortuna abbiamo trionfato con i nostri mezzi», raccontava nel riferirsi anche al fratello, Federico, che gioca nel Colon di Santa Fe. Alejandro, il maggiore, da difensore ha brillato invece nel San Telmo.
Per papà Jorge, Gonzalo ha tutte le doti del vincente: il coraggio, la personalità, la preparazione fisica e l’attitudine per attaccare da tutte le parti. Ma il talento “El Pipita” l’ha ereditato dai geni materni. aLui dice di averlo preso da me e in verità è così. Io sono figlia di Santos Zacarias e i miei fratelli sono Claudio e Alberto, che era un grande in campo. Da là vengono i geni di Gonzalo. Non credo dal padre…», assicurava a sua volta la madre, Nancy, in una delle rare dichiarazioni ai media.
Dopo l’esordio calcistico nell’Atletico Palermo e le divisioni minori nel River Plate, le due stagioni in prima divisione, prima del passaggio nel 2006 al Real Madrid. Nel palmares dell’attaccante, tre Ligas spagnole, una Coppa del Re e due Supercoppe di Spagna, un mondiale con la nazionale argentina di Maradona e, nel 2011, la coppa America con il tecnico Sergio Bautista. «Mi venne a cercare l’allenatore della Francia e gli risposi che non potevo tradire il mio cuore», ricordava Higuain. Perché Gonzalo, nonostante le origini, di francese ha ben poco e, appena può, scappa dalla sua famiglia a Buenos Aires. Da mamma Nancy, che gli prepara il suo piatto preferito “pastel de papas“ e “milanesas”. «Passa molto tempo in casa. Nemmeno è facile per lui mettere il naso fuori, è troppo conosciuto e popolare. Andiamo al cinema, una volta la settimana o a fare shopping, lontano dal centro».
Sette anni a Madrid non hanno cambiato i suoi gusti. «In fatto di donne, mi piacciono di più le argentine. In Spagna ci sono belle ragazze, ma io preferisco l’accento e i costumi argentini». Ed è gelosissimo della sua vita privata: l’ultima fidanzata conosciuta dell’attaccante stella, la giornalista e produttrice Daniela Saurwald, di una famiglia argentina della classe alta, ottima formazione universitaria, con la quale – secondo i bene informati – ha condiviso la sua lussuosa residenza a Madrid e un impegno a convolare a nozze. Una bellezza bionda che gli avrebbe rubato il cuore, anche se su Twitter il giocatore precisa: «Sono solo, mi sono stancato delle chiacchiere».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
G.D.S.
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