Higuain punta già il Milan e sogna un altro gol, dopo i tre consecutivi tra campionato e Champions League. «Il Milan è una grande d’Europa da tanti anni, la seconda squadra che ha vinto più volte la Champions League ma il Napoli sta lavorando bene e cercheremo di vincere anche a San Siro», dice l’argentino a Sky, confermando quella che è una delle sue qualità migliori: la mentalità vincente.
«Sono molto contento per la vittoria importante contro il Borussia Dortmund, la vittoria non è una sorpresa perchè il Napoli è una squadra forte che si è impegnata tanto negli scorsi anni. Con un allenatore preparato come Benitez, stiamo lavorando bene e riusciremo ad ottenere buoni risultati» dice. Il Pipita si gode la vittoria e il gol ai tedeschi, festeggiato all’infinito dai tifosi del San Paolo, con il suo nome ripetuto addirittura nove volte dallo speaker. Poi l’applauso interminabile dei tifosi al momento in cui ha lasciato il campo per la sostituzione nei minuti finali.
Un grande attaccante, un top player vero, molto più di un semplice campione. Un top player vero con la freddezza decisiva in partite di questo tipo per le grandi esperienze alle spalle. E il Pipita ha giocato ad altissimi livelli per anni ed è stato guidato da grandissimi allenatori, ultimo in ordine di tempo Mourinho al Real Madrid. Ora a Napoli ha trovato un altro tecnico di spessore mondiale, Rafa Benitez. «Le differenze? Sono due allenatori vincenti, ho avuto la fortuna di essere allenato da entrambi. Con Benitez mi trovo molto bene, uno degli allenatori migliori, dovunque è andato ha vinto e con lui c’è molta sintonia».
Benitez lo ha voluto a Napoli. Maradona lo portò ai Mondiali e lo schierò titolare in Sudafrica. Diego da sempre è stato un suo estimatore e ha più volte sottolineato di essere stato felice del suo arrivo a Napoli. «Maradona? L’ho sentito, ho parlato con lui e lui è molto contento che io sia qui. E io sono contento che lui pensi questo». Higuain ha un legame forte con un altro argentino, per anni idolo dei napoletani, il Pocho Lavezzi. «Ho sentito anche Lavezzi prima di venire a Napoli, mi ha detto che quello che si vive qui non si vive da nessun’altra parte».
Il riferimento al passato, gli anni al Real Madrid, il rapporto con i vecchi compagni e i vecchi tifosi. «Sì, ho avuto alcuni messaggi di congratulazioni dalla Spagna, l’amicizia resta nonostante la distanza. I tifosi del Real mi rimpiangono? Mi fa piacere che i tifosi si siano affezionati in sette anni a Madrid. Ora però sono al Napoli, dal primo momento in azzurro ho sentito l’affetto dei miei nuovi tifosi». Già, il Real è il passato, il Napoli il presente. Lo ha scelto proprio per vivere da protagonista campionato e Champions League.
Fonte: Il Mattino.
La Redazione.
D.G.
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