Acquisti, cessioni, felici e scontenti: sono i giorni più caldi, sono il centro del mondo del calcio(mercato), sono gli affari e la fantasia del popolo. Poi, però, è sempre il campo il giudice supremo: e allora, sotto con la notte di coppa. Con la grande caccia all’ex mai dimenticato e alla sua squadra, rivitalizzata, scossa del torpore e di nuovo competitiva. Signori, sangue e arena: cala la notte e si gioca con la Lazio di Edy Reja, stop alle trattative e via di tattica e tecnica. Di gol: perché la semifinale di Coppa Italia non si compra al mercato né si può scambiare, e per partite come questa, gara secca e senza repliche, serve sempre e soltanto il massimo. Il top. Soprattutto dopo una serataccia tipo sabato. E allora, vamos Gonzalo Higuain: il capocannoniere del Napoli, l’uomo che finora ha messo la firma in calce a tutte le competizioni disputate eccetto la coppa tricolore. La fame è atavica, il chiodo è fisso: molto ghiotta, la chance. E vale un’altra sfida con la Roma.
VITA DA BOMBER – Bene, Pipita: tocca a te. Sì, perché dopo aver inaugurato il 2014 della Serie A con il rigore di Bologna è ora di cominciare a riempire anche il carnet della Coppa Italia: 10 gol in campionato, 4 in Champions e la casella bianca alla terza voce. Stona. Con l’Atalanta toccò a Callejon fare la parte del leone, e a dirla tutta Higuain entrò soltanto a una ventina minuti dalla fine: in tempo per collaborare al raddoppio di Insigne, certo, ma non per lasciare il segno. Poco male, perché la cooperativa del gol funziona bene, però uno come lui vive per la zampata. La Lazio è avvisata.
IL PRESTIGIO – Sì, l’allarme è rosso per qualsiasi avversario: il Napoli è arrabbiato dopo i due pareggi amari, molto amari, delle ultime due giornate di campionato, e in questo senso la sfida con i biancocelesti rappresenta un vero e proprio viatico verso il rilancio. Urge, immediato. E poi, vuoi mettere una semifinale con la Roma? In gioco ci sono le motivazioni; c’è una storia personale da ravvivare nei colori ma soprattutto il prestigio: la semifinale è un obiettivo minimo, per gli azzurri, e considerando l’andamento del campionato, con la Juve e la Roma stessa a fare ancora la voce grossa, è decisamente stuzzicante puntare dritti verso la Coppa Italia. «Vogliamo vincere qualcosa già quest’anno», il pensiero ribadito più d’una volta da Gonzalo e compagni. Chiaro?
IL RISCATTO – Niente dubbi, insomma; niente perplessità: oggi il Napoli farà di tutto per eliminare la Lazio e regalare una gioia al popolo del San Paolo. Di tutto. E in quest’ottica sarà necessario ritrovare la fortuna smarrita con il Chievo e anche la cattiveria giusta in zona-gol: sul tema, Higuain è un maestro. Un cattedratico che, nonostante l’attimo di amnesia e di umano smarrimento accusato sabato con i veneti sull’assist di Callejon a porta vuota, riesce sistematicamente a tenere lezioni impeccabili e interessantissime. Il riscatto non è quotato, impossibile scommettere: la sentenza di nome Pipita è in agguato. Ed è anche segnalato in buona forma.
LA SERENITA’ – Si, molto lavoro e tanta intensità, il menù di inizio settimana. Con a cotè un pranzo a Marechiaro, nell’incantevole cornice della Finestrella spalancata sul Golfo, le isole e il Vesuvio innevato, insieme con l’amico Raul. Albiol, il goleador d’occasione che ha fatto l’Higuain nella notte con il Chievo. Lui, invece, è l’attaccante di razza pura che fa paura a tutti. Sempre e comunque. Anche a un amico come Reja. Senza rancore
Fonte: Corriere dello Sport
