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Higuain carica il Napoli: “Arsenal, al San Paolo troverai l’inferno”

L’ultima parola sarà la sua, perché lui, Gonzalo Higuain, è tra i pochi che sa veramente come si gioca (52 presenze col Real Madrid) e si vince in Champions. Se il Napoli ha bisogno di qualcuno che lo prenda per mano e l’accompagni sul prato del San Paolo domani notte, questo è certamente l’argentino dal sorriso radioso, i modi gentili, un grande talento e una saggezza antica. «Dal primo minuto l’Arsenal dovrà rendersi conto in che inferno è finito, deve avere subito paura del Napoli: non dovremo dargli tregua, non dovremo mai farli uscire dalla loro area. Perché noi vogliamo vincere e conquistare gli ottavi». La coppa dalla grandi orecchie gli è sfuggita sempre di mano per un pelo: lo scorso anno, in semifinale col Real, si ritrovò più o meno nella stessa situazione. Dopo l’1-4 di Dortmund, al Santiago Bernabeu i galacticos avrebbero dovuto vincere con almeno tre gol di scarto (ma finì ”solo” 2-0). Proprio come deve fare il Napoli domani. «Non bisogna dare tregua agli avversari, dobbiamo scendere in campo con il cuore caldo e la mente fredda. Loro sono forti? E noi pure lo siamo. Pensiamo a vincere e se poi a 12 punti non c’è la qualificazione vuol dire che siamo davvero sfortunati. Sarebbe la prima volta nella storia» dice alla stazione Marittima, alla presentazione del calendario del club azzurro.
I comandamenti del Pipita non hanno bisogno di essere interpretati. Tre gol segnati in Champions fino ad adesso. E ora va all’assalto delle reti più importanti, quella che regalano gli ottavi. «C’è stato un calo in questo periodo ed ovvio. che per questo c’è anche un pizzico di delusione perché pensavamo di non ritrovarci con tutti questi punti di distacco dal primo posto e dalla Juventus. Ma non siamo spacciati, anche nella lotta scudetto possiamo ancora rimetterci in gioco: bastano due o tre partite per ritrovare euforia ed entusiasmo che adesso, forse, abbiamo un po’ perso».
Questo implacabile cacciatore di gol oggi festeggia il suo 26esimo compleanno, il suo primo da napoletano. «Qui sono felice, sto bene, Napoli mi ricorda l’Argentina… anche se il mio Paese è più pericoloso». Gonzalo pure questa volta non ha perso tempo e ancor prima che gli venisse chiesto ha parlato in modo franco guardando negli occhi tutti e indicando la strada per la grande impresao: «Per noi questa partita è un sogno. Ci aspetta un match difficile, complicato, in cui non dobbiamo mai perdere la speranza. La nostra gara non si gioca solo al San Paolo ma anche da Marsiglia dove ci aspettiamo possano arrivare buone notizie». Parole che tutti hanno raccolto come un regalo prezioso, perché hanno scoperto da tempo il valore dei suoi messaggi. «A maggio non so dove saremo, ma so che qualcosa vinceremo. Noi non ci nascondiamo, non molleremo la Juve. Se guardiamo il calendario al ritorno sarà favorevole a noi perché le più forti saranno nostre ospiti al San Paolo. Certo, ora l’umore non è al top ma ci riprenderemo presto».
Ha la barba in faccia. Nera e ben curata. La tonalità della voce è quella del leader, di chi è consapevole che quella contro l’Arsenal è una notte in cui non c’è spazio per alibi e scuse. All’andata lui non c’era, fermato dal dolore al flessore. Doveva riposarsi. Lo ha fatto. Il protagonista di questa vigilia è indubbiamente lui. «Tutti dobbiamo dare un aiuto maggiore alla difesa: non siamo in crisi, dobbiamo battere l’Arsenal e tornare in alto». Rivedrà domani Ozil, suo compagno lo scorso anno al Real prima che finissero entrambi nella lista degli «overbooking» di Florentino Perez. «Non penso ai duelli personali, non mi importa nulla. Penso che tante critiche siano state ingiuste: tutti parlavano bene del Napoli fino a qualche settimana fa. Con l’Arsenal dimostreremo che abbiamo tanta voglia di vincere. E passare il turno nel girone più incredibile della Champions».

Fonte: Il Mattino

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