Jupp questa volta non eccede in previsioni ottimistiche ricordando un altro Napoli, di molti anni fa. «Questa squadra è diversa dalle altre italiane: molto organizzata, aggressiva». Heynckes sta vivendo la sua seconda giovinezza professionale. Uli Hoeness lo ha ricoperto di elogi dopo la vittoria contro il Norimberga. I numeri parlano da soli: diciotto partite ufficiali, solo due sconfitte e due pareggi. Una bella resurrezione dopo le performances depressive di Luis Van Gaal. E’ un uomo concreto, Jupp, dai modi estremamente garbati. L’allenamento per lui non è la prova generale dello sbarco in Normandia ma solo un modo per preparare al meglio i suoi ragazzi. Sabenerstrasse non è un fortino inespugnabile e se pure c’è qualche occhio indiscreto, chi se ne frega: faccia pure tanto noi siamo il Bayern. Decisamente, altra civiltà anche calcistica.
PASSIONE – La maniera in cui illustra il calcio del Napoli ha qualcosa di lirico: «Giocano con passione». E questo è un paese che da sempre coltiva la passione per il calcio, forse perché la storia del pallone è legata alla storia della Germania, a quel primo Mondiale vinto che diede l’ultima spinta all’orgoglio nazionale e alla rinascita sulle rovine della guerra. Il calcio è religione: religione composta, poco sguaiata, addirittura discreta nonostante la tendenza del pallone alla sovraesposizione mediatica. Ecco allora che Heynckes spiega: «La Champions è diversa dalla Bundesliga, è un livello più alto, gli avversari sono più forti. E il Napoli è diverso dalle altre squadre italiane. L’ho visto all’opera anche a Catania. Il risultato non fa testo, avevano rinunciato a cinque titolari e questo dimostra la considerazione che hanno per noi».
ORGOGLIO – E’ evidente che stasera il Bayern non farà sconti: «Noi giochiamo in casa, vogliamo vincere e, quindi, dobbiamo fare la partita. Sarà il Napoli che dovrà adeguarsi a noi. Un successo stasera può essere decisivo perché potrebbe aprirci la strada degli Ottavi» . Orgoglio, sicurezza ma anche attenzione: «Nessuno immaginava che il Napoli avrebbe potuto strappare un pareggio a Manchester. Invece c’è riuscito». Ha incassato tre gol in Bundesliga e uno solo in Champions, proprio al San Paolo: «Ma lo abbiamo preso perché non eravamo bene organizzati». Su come finirà il girone non si sbilancia: «Questo è stato definito sin dal principio come il girone della morte. Ed è così. Chi ce la farà? Il Villarreal è stato frenato dagli infortuni, il Manchester City si sapeva che avrebbe affrontato la competizione animato da grandi ambizioni. La vera sorpresa è il Napoli» . Non cade nella trappola quando gli si chiede quale calciatore della squadra italiana porterebbe a Monaco: «Qualcuno nel Bayern potrebbe sicuramente giocare». All’Allianz i bavaresi concedono pochissimo: «Spero solo che la mia squadra faccia meglio della partita di andata, sprechi di meno» .
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro